Cia-Agricoltori: aree interne al centro ripartenza post-pandemia. Di seguito la nota integrale.
Le aree interne della nostra regione rappresentano un’importante occasione di riscatto per la marginalità, l’esercizio dei diritti di cittadinanza oltre che per una migliore qualità della vita. Possono per questo essere al centro della ripartenza post-pandemia e contribuire alla transizione green e digitale guidata dall’agricoltura. L’opportunità deI PNRR serva, dunque, a risolvere criticità ataviche come il digital divide e a valorizzare l’unicità dei territori. Così Cia-Agricoltori commentando positivamente il cambio di criteri di assegnazione dell’Accordo di Programma Quadro per le aree interne e l’introduzione di maggiore semplificazione nei processi, agevolando l’accesso ai fondi dedicati. Obiettivo: garantire alle 72 aree interne di tutta Italia – tra cui in Basilicata Montagna Materana, Alto Bradano, Marmo Platano, Mercure-Alto Sinni-Valsarmento -di poter usufruire di finanziamenti, importanti e utili alla riorganizzazione dei servizi e per incentivare la produzione di ricchezza sul territorio
Quanto alle risorse e agli investimenti, sia europei che nazionali, è chiaro per Cia che andranno canalizzati affinché analisi e sperimentazioni, ricerca e innovazione vengano calati sulle specifiche esigenze delle comunità rurali ancora indietro sul fronte delle infrastrutture digitali, ma anche fisiche, rallentate nei servizi essenziali, fondamentali nella lotta allo spopolamento e per agevolare il ricambio generazionale nei campi.
“Da tempo con il progetto Cia ‘Il Paese-la Basilicata che Vogliamo’ richiamiamo l’attenzione delle istituzioni sulla centralità delle aree interne –sottolinea il presidente nazionale Dino Scanavino-. Ora, però, l’urgenza dei temi, unita all’importanza del PNRR e della PAC, non inducano alla frenesia di spendere per timore dei tempi stretti. Drammatico sarebbe agire in emergenza, senza programmare quando, invece, occorre recuperare coscienza e capacità di ascolto sul territorio. Ragionare secondo logica di sistema resta, infine, la sfida per valorizzare l’identità e l’unicità dei luoghi e delle sue produzioni”.
Le aree interne e montane, soprattutto per effetto della pandemia – sottolinea Cia Potenza e Matera – stanno vivendo un momento d’emergenza specie in Basilicata dove quattro-quinti dei nostri comuni sono classificati in aree montane-interne. Di qui la necessità di investire in modo cospicuo e mirato a favore delle politiche di coesione e sull’ammodernamento delle infrastrutture fisiche e sulla reale capillarità delle reti digitali fino a sanare il gap sull’ultimo miglio.