“Benchè legittimi sotto il profilo legale, gli aumenti delle retribuzioni dei manager di aziende sanitarie e ospedaliere, di ospedali e di Irccs appaiono inopportuni alla luce delle molteplici criticità sanitarie che la nostra regione presenta e alla cui risoluzione deve essere indirizzato ogni sforzo da parte del governo regionale”.
E’quanto afferma, in una nota, il Capogruppo di Fratelli d’Italia della Regione Basilicata Giovanni Vizziello in riferimento alla recente deliberazione del Consiglio regionale di rimettere alla Giunta la determinazione, secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale vigente, dei compensi del management sanitario lucano.
“L’esame oggettivo dello stato di salute del nostro sistema sanitario”-spiega Vizziello -“ci induce a ritenere che l’aumento delle retribuzioni dei direttori degli enti del servizio sanitario regionalenon possa rappresentare, a tutt’oggi, una priorità dell’azione di governo, atteso che ben altre questioni assumono carattere dirimente, quali le lunghe liste di attesa per usufruire di visite mediche, accertamenti diagnostici ed interventi chirurgici, i ritardi nell’effettuazione degli screening per effetto della pandemia, la condizione degli ospiti delle residenze socio assistenziali e i mancati investimenti in risorse umane attraverso cui garantire migliori condizioni di salute ai nostri cittadini”.
“Al cospetto dei gravi deficit di personale che sono ancora presenti nella sanità lucana”- sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia -“aumentare gli stipendi di direttori generali, amministrativi e sanitari di aziende sanitarie e ospedali può essere interpretato come manifestazione emblematica di autoreferenzialità, soprattutto laddove detti incrementi retributivi siano slegati dalla cosiddetta “valutazione di risultato”, cioè dalla capacità dello stesso management di raggiungere gli obiettivi assegnati contrattualmente”.
“Proprio quest’ultimo aspetto della retribuzione dei Direttori degli ospedali e delle ASL sarebbe l’elemento da promuovere ”- conclude Vizziello-“ per far sì che vengano premiati i migliori, vale a dire coloro che riescono a far funzionare al meglio gli ospedali e i distretti sanitari, sia sotto il profilo dei conti, sia sotto il profilo della qualità dei servizi sanitari erogati”.
Dic 01