Tutte le sigle sindacali presenti nel servizio di trasporto urbano di Potenza sono state convocate stamattina dal sindaco per essere aggiornati sulla situazione determinatasi con la scadenza dell’appalto ieri con la ditta Trotta, superato al momento con una proroga di 1 mese. Il fine era di definire con la partecipazione e le proposte di tutti, anche con incontri settimanali per arrivare a sintesi dati i tempi ristretti, alcuni miglioramenti da inserire nel nuovo piano provvisorio, che dovrà essere gestito a cifre invariate, da sottoporre all’azienda.
Il sindaco ha esordito comunicando la spada di Damocle di 80 milioni di vecchi debiti rivenienti dai vecchi dissesti, che potrebbe abbattersi sul comune se non venisse apportata una soluzione nella prossima finanziaria.
L’enormità di tale situazione non è riuscita a scalfire l’aplomb di alcune sigle sindacali presenti, che hanno preteso di essere sentite da sole non volendosi mischiare con le sigle non firmatarie dei contratti, dimostrando prima di tutto di non capire la differenza tra il piano politico e di confronto e la contrattazione vera e propria, oltre al fatto che probabilmente non hanno gli elementi per valutare la rappresentatività a livello locale già in possesso di alcune sigle. Ma non tocca a loro dover fare le analisi del sangue.
Dobbiamo rendere merito alla politica equilibrata del sindaco. Purtroppo spesso la parte politica ha ceduto ai capricci di qualche prima donna, creando disparità di trattamento rispetto ai lavoratori in base alla loro scelta sindacale,agendo in maniera discriminatoria e discrezionale.
Nelle proposte avanzate, emerse nel corso dell’incontro, l’utilizzo di un pullman elettrico che dovrebbe essere di raccordo tra la scala mobile di potenza centrale e gli altri punti di approdo alla scala mobile di viale Marconi e all’università in via prioritaria.
Si è richiamata la manutenzione ordinaria di tutti gli impianti meccanizzati e l’avvio urgente di una segnaletica, a prescindere dalle vicende giudiziarie in corso, sugli orari e le corse per dare visibilità al servizio. Definire gli accorgimenti necessari a garantire i circa 450000 km in più soppressi nell’ultima gara di appalto.
Molto interesse ha suscitato la possibilità di interventi sul ponte attrezzato con la riqualificazione anche energetica che comporterà enormi risparmi di gestione degli impianti. La possibilità di una gestione in house del servizio crediamo che richieda tutta l’attenzione dell’amministrazione, onestamente siamo stanchi di un privato in generale che vive quasi esclusivamente sugli investimenti e sul denaro pubblico. Denaro che certo sarebbe meglio utilizzato per riconoscere la riqualificazione retributiva di secondo livello e le condizioni di sicurezza e ambientali di tutto il personale.