Dopo l’ultima seduta del Consiglio comunale di Montalbano Jonico il gruppo “Montalbano – la Città che Vogliamo” esprime preoccupazione per la situazione finanziaria del Comune di Montalbano Jonico. Di seguito la nota integrale.
I conti pubblici di Montalbano preoccupano non poco il gruppo di minoranza, presente nell’assemblea comunale, “Montalbano – la Città che Vogliamo”.
Le preoccupazioni, giunte a ciel sereno, riguardano la pronuncia del 20 luglio 2021 della Sezione di Controllo della Corte dei Conti di Basilicata, pervenuta al Comune di Montalbano Jonico il 7 ottobre scorso, con la quale, dopo una fase interlocutoria, è stata chiesta sul rendiconto dell’esercizio 2018 una serie di notizie, iniziando dal ritardo con cui il consuntivo è stato approvato oltre i termini consentiti, fino a eccepire sulla eccessiva massa creditoria di natura corrente da recuperare, tributaria e non, riguardante gli anni 2017 e precedenti, eccependo sulla lentezza della riscossione. La Corte dei Conti ha formulato rilievi anche sul continuo ricorso alle anticipazioni di tesoreria, che costantemente a fine esercizio non vengono restituite al tesoriere, contrariamente a quanto previsto invece dalle vigenti norme di contabilità pubblica e, specificatamente, nel nostro caso, dal Testo Unico sull’ordinamento contabile degli Enti Locali, in continuo crescendo, nonché sulla quantificazione del fondo crediti di dubbia esigibilità e sulla mancata costituzione di un accantonamento prudenziale per il ripiano delle perdite 2017 e 2018 delle società in cui il Comune di Montalbano Jonico ha partecipazioni.
Le irregolarità segnalate dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti di Basilicata hanno trovato il loro momento topico di discussione nel consiglio comunale del 30 novembre ultimo scorso, senza che siano state comunicate all’organo consiliare, preliminarmente e tempestivamente, come invece era stato ordinato nel dispositivo della pronuncia.
Va anche precisato che il magistrato istruttore aveva già chiesto lumi al Comune di Montalbano, sul rendiconto 2018, con lettera del 1° febbraio 2021, evasa il 16 marzo 2021.
Evidentemente, parte dei chiarimenti forniti il 16 marzo scorso non sono stati né esaurienti, né convincenti.
Le risposte della Giunta Comunale alla Corte dei Conti, illustrate dall’assessore al Bilancio, non hanno per niente convinto l’opposizione in quanto non erano attinenti alla pronuncia della magistratura contabile. Era tutta incentrata sulla situazione finanziaria avuta in eredità dalla precedente amministrazione di centrodestra, che non è più in carica da oltre sei anni, nonché sui lavori pubblici realizzati dal gruppo di maggioranza.
Il capogruppo Tauro ha ampiamente illustrato quanto prodotto e richiesto dalla Corte dei Conti di Potenza ed ha chiesto al governo cittadino come intende intervenire concretamente per recuperare la notevole mole dei crediti, che assommano ormai a milioni di euro, composti dalla Tari e Imu, in particolar modo, dichiarandosi fortemente preoccupato di ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi, per lo squilibrio costante dei conti.
Il consigliere Donato Pierro, si è soffermato, in modo particolare, sull’uso improprio del fido di cassa, che deve fronteggiare momentanee deficienze di liquidità e quindi necessità di breve durata riguardanti spese obbligatorie per legge indilazionabili ed urgenti , non certamente per finalità effimere come invece avviene da anni con l’attuale amministrazione.
Il consigliere Giuseppe Iacobellis è intervenuto sulla questione del fondo crediti di dubbia esigibilità per l’anno 2018, chiedendo la rimodulazione dell’importo ( essendo stato interessato solamente dai residui della Tari, ma non anche dell’Imu).
Proprio in relazione al suddetto fondo, i consiglieri di opposizione ritengono che il fondo stesso debba essere ricalcolato e che, conseguentemente:
– vada redatta una nuova tabella dimostrativa del fondo crediti di dubbia esigibilità, in sostituzione di quella errata;
– venga rideterminato il risultato finale di amministrazione del rendiconto dell’esercizio 2018 e, di conseguenza, vengano modificati gli elaborati contabili relativi;
– sia rettificata, attraverso una apposita deliberazione consiliare, la deliberazione di Consiglio Comunale n. 21 del 13 maggio 2019 di approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio 2018.
Infine, il gruppo di opposizione chiede se “Il calcolo inesatto del fondo crediti di dubbia esigibilità sia frutto di errore materiale o di alterazioni contabili finalizzati a nascondere un disavanzo certo di fine esercizio?. E ancora, siamo sicuri che nel 2017 e anni precedenti e che nel 2019 e 2020 non si è verificata la stessa cosa? Per errore o volutamente?
Fatto sta che il fondo crediti di dubbia esigibilità del consuntivo 2018 non è stato ricalcolato e quindi non è dato conoscere lo scostamento a quanto ammonta.
01/12/2021