Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani (in sciopero della fame dalle ore 23.00 del 24 novembre per dire stop ai ricatti di Stato): Per chi suona Campanaro?” Di seguito la nota integrale.
Signor Prefetto, devo confessarle che il tono delle sue dichiarazioni dal taglio terroristico non mi è piaciuto.
Non siamo in guerra e la preannunciata militarizzazione di piazze, strade, centri storici serve solo ad alimentare paura.
Al signor Prefetto, rappresentate di uno Stato e di un regime dedito al sistematico ricatto, voglio consegnare alcune considerazioni nella speranza che possa farne tesoro e magari girarle alla Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, al Presidente Draghi e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il 27 aprile del 2020, la Commissaria Onu ai diritti umani, Michelle Bachelet, invitava i governi a “rispettare lo stato di diritto, durante la pandemia da coronavirus, limitando nel tempo le misure eccezionali, al fine di evitare una catastrofe per i diritti umani”.
“Danneggiare i diritti come la libertà di espressione può causare danni incalcolabili”, diceva la Bachelet. Le parole pronunciate ieri dalla Commissaria Onu rappresentano oggi la miglior risposta a chi, come Mario Monti, arriva ad invocare “modalità meno democratiche nella somministrazione dell’informazione”, come se non avessimo già assistito, da 22 mesi a questa parte, a un più che patente attentato contro i diritti politici del cittadino (art. 294 del Codice Penale).
“I governi non dovrebbero usare i poteri di emergenza – aggiungeva la Bachelet – come arma per mettere a tacere l’opposizione, controllare la popolazione o rimanere al potere”.
Non siamo in guerra, signor Prefetto, e l’unica guerra dichiarata è la guerra sporca contro la Costituzione e i diritti umani, portata avanti a suon di ricatti, purghe e manganellate di regime.
In queste ore, 60 milioni di italiani sono sottoposti ad un autentico bombardamento teso a inoculare cieca paura. La variante Omicron, inizialmente definita “variante dell’orrore”, occupa ormai i palinsesti di tutte le trasmissioni televisive e viene utilizzata per prospettare ulteriori restrizioni e inaccettabili obblighi.
Eppure, la dr.ssa Angelique Coetze, il medico sudafricano che sostiene di aver scoperto questa mutazione, nelle scorse ore ha affermato che i sintomi “sono molto lievi e sono uguali per vaccinati e non vaccinati”.
Non basta, il medico sudafricano ha anche aggiunto: “I pazienti ora stanno molto bene, e a breve li ritesteremo. Nessuno ha presentato problemi degni di nota. Si sono ripresi tutti velocemente, in due-cinque giorni”.
Chissà perché queste affermazioni della Coetze sono di fatto scomparse e di certo quasi nessuno ha riportato che i sintomi della Omicron “sono lievi e uguali per vaccinati e non”.
Quanto all’utilizzo continuativo delle mascherine all’aperto, gioverà ricordare quel che scrivevano alcuni medici nell’ottobre del 2020 in un interessante articolo pubblicato sull’autorevole “Quotidiano Sanità”: “La resistenza all’espirazione di una maschera tenuta a lungo aumenta la ri-inalazione dei propri virus, in un circolo vizioso che aumenta la carica, che può così raggiungere gli alveoli, dove le difese immunitarie innate sono carenti. Lì il virus si può moltiplicare molto e quando, a 10-12 giorni dall’infezione, arrivano gli anticorpi delle difese adattative, trovando grandi quantità di virus scatenano una violenta infiammazione e possono aggravare la Covid-19”.
Signor Prefetto, concludo questa mia dicendo che non intendo accettare eventuali limitazioni al diritto sancito dall’art. 17 della Costituzione a poter manifestare. Le preannuncio, pertanto, che eventuali divieti saranno oggetto da parte mia di azioni di disobbedienza civile di cui sarà mia cura informarla.