Presentata questa mattina la seconda edizione del Rapporto annuale di monitoraggio sulla condizione dei minori in Italia, con l’obiettivo di offrire un quadro puntuale, regione per regione, della situazione reale attraverso una serie di indicatori. L’iniziativa è stata promossa
dal Gruppo di lavoro (CRC), per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, questa mattina su facebook e su youtube, con la partecipazione in presenza della Garante Nazionale dell’Infanzia e dell’adolescenza, Carla Garlatti, e da remoto da diversi garanti regionali tra cui il Garante regionale di Basilicata, Vincenzo Giuliano.
Presentata questa mattina la seconda edizione del Rapporto annuale di monitoraggio sulla condizione dei minori in Italia, con l’obiettivo di offrire un quadro puntuale, regione per regione, della situazione reale attraverso una serie di indicatori.
“Ciò che balza subito agli occhi, è il commento del Garante Giuliano, sono le disuguaglianze regionali nell’accesso ai servizi: povertà, servizi educativi, salute . Nascere nei nostri territori significa offrire ai nostri bambini e adolescenti opportunità e diritti differenti. E questo non è più tollerabile! La tutela dell’infanzia e dell’adolescenza non può essere considerata come semplice interesse dello Stato, al pari di tante altre politiche di sostegno e di assistenza, ma trattasi di diritti soggettivi, individuali e collettivi, per cui ogni carenza, ogni inadempimento, si configura come esplicita negazione, di diritti soggettivi”.
“Volgendo lo sguardo indietro, ha continuato Giuliano, non possiamo misconoscere la tanta strada che è stata percorsa negli anni trascorsi e, parimenti, vanno riconosciuti i risultati, spesso notevoli, che sono stati conseguiti nella nostra regione, nell’ordinamento legislativo ed amministrativo, nonché nell’organizzazione dei servizi e delle strutture pubbliche rivolti ai minori. Ma deve anche essere riconosciuto che molta strada rimane da percorrere in Basilicata verso il traguardo fissato dagli ordinamenti nella “piena attuazione dei diritti dei minori” e che ancora gravi carenze si riscontrano nell’organizzazione e nella fruizione dei servizi rivolti ai ragazzi e agli adolescenti, cosi come evidenziati dai dati sottoriportati dal report 2021 del Gruppo CRC”.
Povertà
“… La percentuale di persone di minore età in povertà relativa è del 34%, superiore di 13,6 punti rispetto
alla media nazionale, con un trend in aumento.
I bambini e i ragazzi di 6-17 anni che nel tempo libero hanno l’abitudine alla lettura di libri sono il 43,2%, quota inferiore alla media nazionale del 51,9%. La percentuale di bambini e ragazzi di 3-17 anni che, nel tempo libero, praticano sport in modo continuo o saltuario è del 47,3%, inferiore di 12,5 punti rispetto alla media nazionale. In relazione alla povertà educativa digitale, la percentuale di minori tra 6 e 17 anni che non utilizzano Internet è del 15,2% (media nazionale 15,7%).
Infine, la percentuale dei minori che non consuma un pasto proteico al giorno è del 4,9%, superiore di 2,1 rispetto alla media nazionale”.
Servizi educativi
“…I dati su educazione indicano che la percentuale dei comuni coperti da servizi socioeducativi per la prima infanzia è del 28,2%, inferiore di 31,9 punti alla media nazionale. Il numero di posti nei servizi socioeducativi per la prima infanzia per 100 bambini di 0-2 anni è di 20,5 (media Italia 26,9). Tra i bambini iscritti alla scuola dell’infanzia, l’86,7% è iscritto alla scuola pubblica e il 13,2% alla scuola privata. Gli anticipatari sono il 7,0%, superiori di 2,8 rispetto alla media nazionale.
La percentuale di alunni della scuola primaria che usufruiscono del servizio mensa è del 49,0%, inferiore di 7,2 rispetto alla media nazionale. Nelle scuole statali sono presenti 1.929 alunni con disabilità, mentre la percentuale di alunni con cittadinanza non italiana presenti sul totale degli ordini (per 100 alunni in totale) è del 3,8%.
La percentuale di Early School Leaver è del 10,1% (Italia 13,1%), mentre la percentuale di Neet è del 26,3% (media nazionale 23,3%).
Salute
“… Rispetto alle coperture vaccinali: la copertura per il morbillo a 36 mesi è del 97,83%, superiore di 2,6
punti rispetto alla media nazionale e con una tendenza in aumento rispetto al precedente rapporto.
La percentuale di bambini obesi e gravemente obesi è dell’11,6%, superiore rispetto alla media nazionale del 9,4%, con una tendenza in diminuzione.
Il tasso di mortalità infantile è del 4,04‰, rispetto alla media nazionale 2,88‰.