Pisani (Uil Fpl): “Oltre gli annunci della politica c’è la verità. per medici convenzionati del 118 servono azioni concrete che non sono state ancora messe in atto”. Di seguito la nota integrale
Restiamo davvero basiti dopo aver letto la recente dichiarazione dell’Assessore Leone circa la “riattivazione di una iniziativa di formazione interrotta nel lontano 1999” come soluzione definitiva della cronica carenza di “dirigenti medici” nel 118. Le parole dell’assessore a nostro parere non hanno aderenza sul terreno della verità dei fatti, che sono sempre più ostinati.
A nostro avviso è invece molto deludente la scarsissima partecipazione al Bando per l’attivazione del Corso di Formazione per Medici, finalizzato al conseguimento dell’idoneità allo svolgimento delle Attività di Emergenza Sanitaria Territoriale, per n. 80 medici, indetto dalla Regione Basilicata, essendosene presentati solo 18 alla convocazione. Lo avevamo dichiarato in tempi non sospetti che prima della pubblicazione del suddetto bando, per attirare la partecipazione, si sarebbe dovuto procedere alla verifica degli organici in dotazione ai servizi di emergenza territoriale, al fine di individuare gli incarichi vacanti da pubblicarsi per la successiva copertura a tempo indeterminato, ovvero allapubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regionale delle cosiddette zone carenti del 118.Invece, così come si è proceduto, non si è incentivato igiovani medici a partecipare, inquanto,ancora oggi, chi lavora nel 118 può ambire al massimo ad una convenzione a tempo determinatoe non ad un contratto di dipendenza come dirigente medico, come invece affermato nel comunicato dall’Assessore.Se si vuole definitivamente risolvere il problema della carenza dei medici del 118, bisognerà garantire loro un contratto stabile. Si tratta della soluzione migliore per garantire, in tempi rapidi, la continuità del servizio e la tutela dei medici impegnati da 17 anni.
La nostra proposta è che i medici in servizio presso le strutture del sistema di emergenza-urgenza territoriale 118 di Basilicata, con convenzioni a tempo determinato e con un’anzianità lavorativa di almeno tre anni, possano accedere alle procedure di assegnazione degli incarichi convenzionati a tempo indeterminato.E’ inconcepibile che in Sanità, in questi anni, siano stati stabilizzati operatori appartenenti al comparto (infermieri, oss, tecnici etc.) ed alla dirigenza (medici, psicologi, biologi, etc.) e non si sia fatto fatto nulla per stabilizzare i medici convenzionati del 118; situazione che, dopo 17 anni diprecariato, ha portato molti di questi professionisti a rassegnare le proprie dimissioni, a danno della sicurezza e della cura dei lucani.
E’ per questo che saremo accanto ai lavoratori e lotteremo fino a che la soluzione definitiva non sarà adottata con estrema urgenza, per i pochi restanti medici che sono da anni nel 118. Ci attendiamo dalla Regione meno slogan e impegni più concreti: solo attraverso la qualificazione e il riconoscimento del lavoro è possibile rafforzare un sistema sanitario che è, ancora più che mai, il primo baluardo di difesa per i cittadini e la comunità.