Il segretario del PD Basilicata, Raffaele La Regina, i Segretari di Federazione Maura Locantore e Claudio Scarnato e i Segretari di Circolo del PD Potenza e Matera, Carmine Lombardi e Luigi Gravela in una nota esprimono esprime massima solidarietà a Michele Petraroia, coordinatore dell’ANPI di Basilicata, querelato per essersi giustamente battuto per evitare che l’aula consiliare del Comune di Barile (PZ) venisse intitolata ad Andrea D’Andrea. Di seguito la nota integrale.
Il Partito Democratico di Basilicata – congiuntamente con le federazioni provinciali ed i circoli delle città capoluogo- esprime massima solidarietà a Michele Petraroia, coordinatore dell’ANPI di Basilicata, querelato per essersi giustamente battuto per evitare che l’aula consiliare del Comune di Barile (PZ) venisse intitolata ad Andrea D’Andrea.
Il D’Andrea, come emerge dal rapporto della Legione Carabinieri Reali di Catanzaro- Gruppo di Potenza- del 23/04/1946 Prot. N°38/69-1/1936. R.1- – n°359/XVII del 13/03/1946 inviato alla Regia Prefettura di Potenza- a firma del Capitano Pietro Cacciola,durante il regime fascista ricoprì la carica di caposquadra della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale con le funzioni di istruttore militare e comandante della Gioventù italiana del littorio.
La condivisione e la vicinanzain questa battaglia è totale, in quanto volta a salvaguardare la memoria storica e la legalità costituzionale e repubblicana che verrebbe altresì lesa gravemente.
Considerando che le istituzioni repubblicane sono per definizione antifasciste, si auspica che venga fatta chiarezza su questa vicenda in occasione dell’udienza del 13 gennaio 2022 presso il Tribunale di Potenza.
Articolo Uno Basilicata esprime solidarietà a Michele Petraroia
Il segretario regionale di Articolo Uno, Carlo Rutigliano, esprime sostegno e piena solidarietà a Michele Petraroia, coordinatore dell’ANPI di Basilicata, a fronte della querela ricevuta, congiuntamente al Prefetto di Potenza, per il suo impegno volto ad evitare l’intitolazione della sala consiliare del Comune di Barile ad Andrea D’Andrea, caposquadra della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale e comandante della Gioventù italiana del littorio.
Piero Calamandrei – ricorda il segretario – disse: “La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.”
La speranza – prosegue Rutigliano – è che in occasione dell’udienza del prossimo tredici Gennaio presso il Tribunale di Potenza – sia fatta chiarezza sulla vicenda, e che l’antifascismo, come promessa e responsabilità collettiva, come principio a base del patto costituzionale, trovi la sua piena applicazione.