E’ partito dalla città di Matera, con l’arrivo di due capolavori dell’artista Salvator Rosa, nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi, il nuovo progetto del MIC “100 opere svelate. Dai depositi ai musei”, fortemente voluto dal Ministro della Cultura Dario Franceschini per promuovere e valorizzare il patrimonio storico artistico e archeologico italiano conservato nei depositi dei luoghi d’arte statali. Attraverso la circolazione e lo scambio di questi capolavori sarà possibile mettere in collegamento i piccoli e i grandi musei statali italiani.
La Direttrice del Museo Nazionale di Matera, Annamaria Mauro, insieme ai funzionari, al personale, al sindaco della città di Matera Domenico Bennardi, all’assessore alla cultura Tiziana D’Oppido e al consigliere comunale Gianfranco Losignore, ha accolto le due opere partite dal deposito delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini di Roma e che da questa mattina sono esposte presso il Museo Nazionale di Matera.
Si tratta di due dipinti del XVII sec. di Salvator Rosa: “Paesaggio con figure” e “Giocatori di carte”. Attualmente presso il Museo di Palazzo Lanfranchi è già in esposizione una bellissima tela su cui l’artista ha posto le sue iniziali, “Paesaggio con pastori, un cavaliere e armenti presso una fontana”, mentre un’altra, “Paesaggio con tronchi d’albero, soldati, cavalli e armenti”, sarà portata alla luce dal deposito e presentata al pubblico proprio in questa occasione.
La valorizzazione del progetto prevede, inoltre, la collaborazione con la Rai che, attraverso Rai Doc, realizzerà un nuovo format, composto da un documentario breve e una serie di tredici episodi in presa diretta che saranno trasmessi dalle reti generaliste. Verranno raccontati la restituzione e il restauro delle opere d’arte partendo dai musei delle grandi città italiane, dai depositi dove l’opera è stata custodita e dai laboratori dove le sapienti mani dei restauratori l’hanno riportata a nuova vita.
I direttori dei musei di provenienza e di quelli riceventi, i restauratori, gli storici dell’arte e gli esperti spiegheranno agli spettatori la storia dell’opera e le ragioni per cui è finita lontano dai luoghi che l’hanno vista nascere, offrendo anche spunti sulle attività dei professionisti dei beni culturali.
Il format seguirà il viaggio delle opere d’arte che, una volta messe in sicurezza, saranno trasportate a bordo di pulmini speciali brandizzati con il logo “100 opere tornano a casa”, per raggiungere il museo che le accoglierà. Questo percorso, ripreso anche con i droni, diventa l’occasione per raccontare la diversità dei territori e dei luoghi d’Italia, per scoprire meglio le radici, la cornice storica, geografica, il paesaggio che ha ispirato gli artisti.
Nella conferenza stampa che si è svolta venerdì mattina a Palazzo Barberini a Roma, il Ministro Franceschini aveva dichiarato: “Questo progetto restituisce nuova vita a opere d’arte di fatto poco visibili, di artisti più o meno conosciuti, e promuove i musei più piccoli, periferici e meno frequentati. Solo una parte delle opere dei musei statali è attualmente esposta: il resto è custodito nei depositi, da cui proviene la totalità dei dipinti e dei reperti coinvolti in questa iniziativa. Queste cento opere sono soltanto le prime di un progetto a lungo termine che mira a valorizzare l’immenso patrimonio culturale di proprietà dello Stato. Un obiettivo che sarà raggiunto anche attraverso un forte investimento nella digitalizzazione e nella definizione di nuove modalità di fruizione prevedendo nuove collaborazioni come la realizzazione di una serie di documentari insieme alla RAI, che ha anche il merito di rafforzare il legame tra il territorio e l’opera d’arte”.
I 100 capolavori scelti sono alcuni di quelli custoditi nei depositi di 14 tra i musei più importanti d’Italia, dalle Gallerie Nazionali Barberini Corsini agli Uffizi di Firenze, dal Museo di Capodimonte al Museo di Brera, dalla Galleria Borghese al Museo Archeologico di Ferrara, dal Museo Archeologico di Napoli al Museo Nazionale di Matera.
Le opere, selezionate dalla Direzione Generale Musei, congiuntamente con i direttori dei musei coinvolti nel progetto, sono state scelte affinché possano integrare le collezione dei musei ospitanti, dando vita anche ad accostamenti interessanti e favorendo l’attrazione di nuovi pubblici.
La fotogallery dell’iniziativa (foto www.SassiLive.it)