L’Accordo tra il Ministro della sanità, il Ministro per la solidarietà sociale e le regioni e province autonome di Trento e Bolzano, siglato a febbraio del 2001, ha individuato la figura professionale dell’operatore socio-sanitario. La normativa stabilisce anche l’ordinamento didattico del percorso di formazione necessario ad ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione. Di seguito, vediamo in dettaglio qual è il percorso definito dalla normativa di riferimento per diventare un operatore socio-sanitario qualificato.
La formazione necessaria
L’articolo 2 dell’Accordo stabilisce che la formazione degli operatori socio-sanitari compete alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano. Nello specifico, si occupano dell’organizzazione e dell’erogazione dei corsi e delle attività didattiche. In realtà, gli enti regionali “accreditano le aziende UU.SS.LL. e ospedaliere e le istituzioni pubbliche e private”, come si legge nel testo dell’Accordo, per l’effettuazione dei corsi di formazione. I requisiti di accesso ai percorsi formativi sono due: la maggiore età e il conseguimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado.
Le materie di insegnamento sono divise in quattro aree disciplinari diverse:
- socio-culturale, istituzionale e legislativa;
- psicologica e sociale;
- igienico sanitaria;
- tecnico operativa.
La struttura dei corsi per OSS
In base a quanto stabilito dalla normativa, i corsi di formazione per operatori socio-sanitari si articolano in due moduli didattici.
Il primo è un modulo di base da 200 ore (di sola teoria), durante il quale lo studente acquisisce le competenze necessarie per individuare i bisogni delle persone e relazionarsi correttamente con queste ultime; gli obiettivi formativi del modulo includono anche una conoscenza di base dei fondamenti dell’etica, dei concetti generali alla base della sicurezza sul lavoro e dell’organizzazione dei sistemi socio-sanitari. Nozioni di base sull’igiene e la salubrità del luogo di lavoro completano le materie previste nel modulo di base.
Il secondo modulo, definito “professionalizzante”, prevede 250 ore di teoria, 100 di esercitazione pratica e 450 ore di tirocinio. Gli obiettivi formativi di questo modulo sono:
- riconoscere le problematiche assistenziali della persona in base ad età e condizione clinica;
- individuare tutti gli elementi necessari a pianificare l’assistenza in collaborazione con figure professionali;
- riconoscere le principali alterazioni delle funzioni vitali per “attivare altre competenze” oppure implementare pratiche di prime intervento;
- mantenimento di un adeguato ambiente terapeutico;
- conoscenza delle principali caratteristiche psico-sociali dell’individuo.
Ai due moduli standard è possibile affiancare un modulo facoltativo, incentrato sulla tematica professionale specifica, composto da 200 ore così suddivise: 50 teoria, 50 esercitazioni e 100 tirocinio.
Le materie di insegnamento sono divise per aree didattiche; nell’ambito di quella “socio culturale, istituzionale e legislativa”, sono comprese:
- elementi di legislazione sanitaria e normativa OSS;
- etica e deontologia;
- elementi di diritto del lavoro.
L’area psicologica e sociale, invece, comprende elementi di psicologia e sociologia, aspetti psico-relazionali e interventi assistenziali mentre nell’area igienico-sanitaria rientrano gli elementi di igiene e le disposizioni generali in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.
Le procedure concorsuali
Una volta conseguito l’attestato di formazione professionale, chi intende intraprendere una carriera da operatore socio-sanitario può prendere parte agli appositi concorsi organizzati dalle aziende pubbliche o private che manifestano il bisogno di assumere figure di questo tipo. I bandi di concorso vengono pubblicati in Gazzetta Ufficiale e tramite i canali istituzionali degli enti organizzatori.
Le procedure di selezione prevedono, solitamente, un test scritto, una prova pratica ed un colloquio orale; alcuni portali specializzati, come www.concorsipubblici.com, consentono agli aspiranti assistenti socio-sanitari di esercitarsi in vista della prova scritta, utilizzando appositi tool informatici in cui sono inseriti quiz e domande impiegati in prove ufficiali. In tal modo, è più facile farsi un’idea della struttura e delle caratteristiche della prova, al fine di approntare una preparazione adeguata.