Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani (in sciopero della fame dalle ore 23.00 del 24 novembre): “Io non sto con Speranza.
Lanciata in rete una petizione per chiedere al signor Ministro della Sanità di rassegnare le dimissioni. Di seguito la nota integrale.
Mentre ci fanno sapere che l’eversivo generale Figliuolo è pronto “a vaccinare casa per casa”, manco si trattasse di un rastrellamento volto a stanare non so quali disertori, dalla sua Potenza il Ministro Speranza tiene, nientepopodimeno che, una lectio magistralis.
E allora, mentre monta questo clima da ventennio, con i suoi eroi fasulli e uomini forti da operetta e farsa di regime, mentre ci apprestiamo ad accettare un ennesimo prolungamento dello stato di emergenza, io oso affermare che il Ministro Speranza è responsabile del decesso di migliaia di persone.
No, io non sto con Speranza e dal marzo del 2020 affermo che chi ha gestito questa emergenza sanitaria dovrebbe essere chiamato a rispondere del reato di omicidio plurimo colposo e strage.
Lo affermavo ieri e lo affermo con ancora più forza oggi, anche alla luce delle clandestine dichiarazioni fatte dal dr. Guido Rasi nel maggio scorso: “In Italia, dove le strutture sanitarie ci sono, i medici ci sono e ci sono degli ottimi clinici, mi si deve spiegare perché la mortalità per Covid-19 è così alta. Qualcosa non deve aver funzionato in termini di standardizzazione delle cure perché non è possibile che si muoia così tanto […] Sicuramente ci sono da rivedere gli standard di cura, anche domiciliari. Perché probabilmente l’approccio tachipirina e vigile attesa è un po’ troppo minimalista”.
Un chiaro e inequivocabile atto d’accusa quello pronunciato dal principale, ohibò, consulente del generale figliuolo, che incredibilmente è stato immediatamente inghiottito dal silenzio.
Nel segnalare che nelle scorse ore ho lanciato una petizione intitolata “Io non sto con Speranza”, che è stata già sottoscritta da centinaia di persone, voglio dedicare al signor ministro, al Cts, a Conte, a Draghi e al presidente Mattarella le parole che nel 2020 la scrittrice cinese Wang Fang rivolgeva ai mandarini di Pechino: “Quante persone hanno contribuito a creare questo disastro? Le persone devono sapere, al più presto, chi si assumerà la responsabilità. Eppure la mia impressione è che pochi funzionari del governo cinese riflettano sui loro misfatti, e tanto meno si dimettano volontariamente a causa loro. In tal caso, forse il minimo che il pubblico possa fare sarebbe scrivere una petizione per sollecitare le dimissioni di funzionari che considerano la politica come la loro linfa vitale, ma trattano la vita delle persone come sporcizia”.
Signor Ministro, mi appello alla sua coscienza, ammesso che lei ne abbia una: se vuole davvero rendere un servizio al Paese, rassegni le dimissioni e suggerisca ai suoi principali collaboratori di seguire il suo esempio. Per il resto nutro la speranza che prima o poi ci sarà un “giudice a Berlino”.
Dic 15