Grande partecipazione della Cgil Basilicata alla manifestazione unitaria contro la legge di Bilancio oggi a Bari in contemporanea a Roma e ad altre piazze italiane. Oltre mille lavoratrici, lavoratori e pensionati e una trentina i pullman partiti da tutto il territorio regionale.
“Oggi siamo scesi in piazza contro una legge di Bilancio inadeguata a dare risposte concrete a lavoratori, giovani, pensionati, che più di altri hanno pagato il prezzo della crisi – ha detto il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa – Una legge che non favorisce occupazione e lascia indietro le categorie più fragili, derubandole anche del futuro.
Una riforma delle aliquote Irpef da 5 a 4, profondamente sbagliata, che lede il principio della progressività e destabilizza quel patto sociale di sussidiarietà che si fonda sul principio di collaborazione tra cittadini, in cui ognuno è parte di un insieme e contribuisce a pagare le tasse secondo la propria capacità reddituale. Una riforma fiscale sbagliata, nello spirito e nella sostanza – ha aggiunto Summa – che non affronta l’atavica e non più sostenibile evasione fiscale e che ha una sbilanciamento dell’intervento redistributivo. Siamo in piazza – ha continuato Summa – affinché le risorse e l’intervento sulla riduzione dell’Irpef siano maggiormente rivolte a chi, ogni giorno, fa più fatica a vivere e provino a ridurre il divario tra le classi sociali, che la crisi ha ampliato.
Siamo in piazza anche per affrontare con chiarezza la questione del precariato e la sua esplosione ed espansione che ha determinato un impoverimento del lavoro e il suo sfruttamento. Le circa 40 tipologie contrattuali attualmente vigenti (lavoro a chiamata, co.co.co, ecc.) vanno superate, rimettendo al centro il valore del lavoro, uscendo dalle ambiguità tra lavoro subordinato e parasubordinato. Serve una vera riforma previdenziale che stabilisca la differenza di tipologie di lavoro e preveda un’uscita differenziata rispetto alle tipologie di attività e ai rispettivi carichi e usura.
Siamo in piazza per il futuro dei giovani di oggi – ha concluso Summa – chiedendo con forza una garanzia affinché un domani possano percepire una pensione dignitosa. Scioperiamo per la dignità del lavoratore e di ogni cittadino, per la dignità di ogni lavoro e dei più deboli, affinché lo Stato riacquisti il suo ruolo di equità e di garante di ogni cittadino e lavoratore”.
Sciopero generale Cgil e Uil, grande partecipazione della Basilicata alla piazza di Bari, Tortorelli ((Uil Basilicata): “Un atto di testimonianza del nostro ruolo di responsabilità”
La presenza di Uil e Cgil alla manifestazione di Bari per lo sciopero generale è stato un atto di testimonianza del nostro ruolo che ci chiama a responsabilità perchè il Governo non ha fornito ancora, purtroppo, risposte chiare e concrete. E’ il commento del segretario regionale Uil Vincenzo Tortorelli sul palco insieme al segretario nazionale Uil Domenico Proietti. Per noi – aggiunge – lo sciopero non è l’obiettivo finale ma è uno strumento per dar voce al grido di allarme che tutti i giorni stiamo registrando da parte delle cittadine e dei cittadini, delle lavoratrici dei lavoratori, dei giovani e dei pensionati, a chi, pur lavorando, non riesce ad arrivare a fine mese. Non è un’iniziativa contro qualcuno, ma è per cercare di modificare questa situazione, per cercare di trovare delle risposte valide alle cittadine e cittadini, per aiutare il Paese e la nostra regione perché le risorse ora ci sono e dobbiamo evitare di leccarci le ferite come avvenuto in passato. Siamo un Paese “ancora smarrito” per l’effetto della pandemia con una crescita del disagio e della diseguaglianza sociale. Le disuguaglianze generazionali e di genere, i diritti di cittadinanza limitati in sanità istruzione e mobilità, le inefficienze del sistema giudiziario, la carenza di risorse umane e finanziarie nella Pubblica Amministrazione sviliscono le famiglie e le opportunità di crescita delle imprese. Noi crediamo che soprattutto per uscire dall’emergenza pandemica ci sia bisogno di interventi straordinari per garantire la salute dei cittadini, crescita, occupazione e diritti di cittadinanza, uguali per tutti. Invece – ed è questo il motivo centrale dello sciopero generale di oggi e della partecipazione insieme alla Cgil alla manifestazione interregionale di Bari – la manovra finanziaria del Governo va nella direzione opposta.