Martedì 21 dicembre 2021 alle ore 17:30 nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera è in programma la presentazione del libro
“De’ pittori, scultori, architetti, miniatori et ricamatori napolitani e regnicoli” di Camillo Tutini, a cura di Laura Giuliano. Edizioni Giannatelli di Matera.
Intervengono Annamaria Mauro Direttrice del Museo Nazionale di Matera, Mauro Vincenzo Fontana dell’Università degli studi Roma Tre
Nicola Cleopazzo dell’Università del Salento e Laura Giuliano dell’Università del Molise.
Raccogliendo un auspicio formulato da Benedetto Croce (1866-1952) nelle pagine di «Napoli Nobilissima» (1898), il volume si configura come la prima edizione critica completa ed aggiornata del “De’ pittori, scultori, architetti, miniatori et ricamatori napolitani e regnicoli”, il preziosissimo lavoro sugli artisti meridionali redatto nel XVII secolo dal sacerdote napoletano Camillo Tutini (1594-1666) e rimasto a lungo ai margini degli interessi degli studi.
Ospitata nella più ampia fatica della Porta di San Giovanni Laterano, la raccolta dei medaglioni tutiniani costituisce la più significativa attestazione seicentesca sopravvissuta in area meridionale nel genere della biografia d’artista, un filone nel quale si sarebbero inserite solo assai più tardi le Vite settecentesche di Bernardo De Dominici (1683-1759).
Tutini apre lo scritto con una breve premessa sulla decadenza delle arti e poi sul risveglio favorito dalla presenza di Giotto e Montano d’Arezzo a Napoli; ma il fulcro dell’opera è rappresentato dai pittori e dagli scultori attivi tra Quattro e Cinquecento, per i quali l’autore può trarre informazioni dalla periegetica partenopea e da fonti toscane e romane. La conoscenza personale dei miniatori e dei ricamatori, la descrizione di polittici smembrati o perduti, la citazione dei maestri della natura morta forniscono ancora straordinari tasselli per la conoscenza della storia dell’arte meridionale.
La collazione dei tre diversi esemplari redatti da Tutini – proposti qui in trascrizione integrale – ricostruisce gli stadi di redazione dell’opera, alla quale l’erudito attese all’incirca due anni.
Lo scandaglio dei numerosi documenti autografi, conservati presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, ha consentito infine di far luce sulla personalità dell’Autore, dapprima coinvolto nei moti napoletani del 1647 e poi attivo a Roma come storiografo, dove, nella ricerca ostinata di un’affermazione personale all’interno della cerchia di papa Urbano VIII, fu un osservatore interessato alle testimonianze artistiche capitoline.
Il lavoro rientra nella collana “Meridiana, Studi e fonti sull’Italia mediterranea” diretta dal prof. Mauro Vincenzo Fontana, edita da Edizioni Giannatelli e patrocinata dall’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Dipartimento di Lettere e Filosofia.
Il volume verrà presentato martedì 21 dicembre 2021, alle ore 17:30, nella Sala Levi, Palazzo Lanfranchi di Matera.