Federpreziosi-Confcommercio prevede un aumento delle vendite di circa il 5% rispetto allo scorso anno. Il settore si conferma in recupero sulle perdite subite nel corso del 2020.
I gioielli tornano a brillare sotto l’albero di Natale. Secondo Federpreziosi/Confcommercio vi è una ripresa “più che soddisfacente”. “Aspettative e previsioni appaiono del tutto rispettati sulla scia delle indicazioni di primi positivi segnali di ripresa che già facevano presagire un aumento del 5% rispetto allo scorso anno. Una conferma, dunque, che il comparto della gioielleria e oreficeria al dettaglio sta facendo registrare finalmente una rilevante crescita consentendo non solo il recupero delle pesanti perdite subite nel 2020 (oltre -30%), ma anche una crescita rispetto al 2019”, commentano da Federpreziosi Confcommercio.
“Malgrado l’incremento degli acquisti attraverso l’e-commerce – commenta Angela Latorraca, referente Federpreziosi-Confcommercio Potenza – il punto di vendita fisico continua a tenere le posizioni non solo per la gioielleria ma anche per oreficeria e orologeria. E’ soprattutto il rapporto di fiducia costruito con i clienti negli anni. Va detto che moltissime aziende hanno fatto tesoro dell’esperienza delle mutate tendenze del mercato e delle modalità di acquisto e hanno saputo attivare nuove soluzioni di comunicazione e di vendita integrandole con quelle tradizionali comprendendo che la convivenza di diversi sistemi non solo è possibile ma producente e in grado di generare nuovo business”. “Anche la nostra categoria – aggiunge Latorraca – contribuisce a sostenere la campagna “Il negozio di vicinato è la tua famiglia, tienilo in vita” promossa su tutto il territorio regionale. Il timore, come sostiene il nostro presidente Fausto Demare, è che proprio i piccoli negozi, da noi oltre il 90% delle imprese di commercio al dettaglio iscritte alla Camera di Commercio Basilicata, non riescano a reggere alla combinazione dei fattori negativi calo consumi-crescita inflazione.
“Se da un lato la situazione di instabilità ha generato una tendenza ad acquisti più cauti – continua la rappresentante dell’associazione dei gioiellieri di Confcommercio – dall’altra gioca a favore di quelli durevoli, meno ‘volatili’, anche nel campo del lusso. Il consumatore ha comunque dimostrato che non sono venuti meno, anche nella fascia giovane, l’interesse e la propensione per l’acquisto di preziosi: si è manifestata quasi una riscoperta dei loro valori intrinseci – per le caratteristiche stesse dei materiali – al di là di quelli estetici e affettivi. Peraltro, se si riscontra la tendenza alla minore propensione verso il gioiello per le occasioni importanti, dall’altro cresce quella per gli oggetti con maggiore portabilità e personalizzazione. Il consumatore vuole l’oggetto da poter indossare in ogni momento della giornata e che al tempo stesso sia una espressione identificativa del suo modo di essere, della sua personalità”.