Vito Auletta, Presidente Coordinamento Lucano – ANCeSCAO in una lettera inviata al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, al Presidente del Consiglio Regionale di Basilicata, Carmine Cicala, ai Sindaci di Matera e Potenza, Domenico Bennardi e Mario Guarente e per conoscenza al presidente dell’ANCI di Basilicata, Andrea Bernardo per chiedere ai parlamentari lucani di impegnarsi affinchè chiedano il ritiro dell’articolo 5 del Decreto Fiscale sull’Iva da applicare alle associazioni di volontariato del Terzo Settore.
Di seguito la nota integrale.
Oggetto: Il 15 dicembre 2021 la Camera dei deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge di conversione del decreto fiscale (dl n. 146/2021)
Onorevoli Presidenti, Egregi Sindaci, come sicuramento è di vostra conoscenza anche la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge di conversione del decreto fiscale (DL n. 146/2021) che prevede dall’1 Gennaio 2022 anche le attività svolte da enti non profit (Associazioni Anziani, Culturali, di Volontariato ecc..) che non svolgono alcunaattività di tipo commerciale, saranno sottoposte al regine dell’IVA. Tutto questo significa per la stragrande maggioranza delle nostre Associazioni attive in Basilicata, l’obbligo di aprire la PARTITA I.V.A. sopportando costi non solo della tenuta contabile, ma ulteriori oneri e adempimenti burocratici. Ancora una volta si tenta di far ricadere nel regime dell’IVA anche le Associazioni del Terzo Settore e del volontariatoche non svolgono alcuna attività commerciale così come tantissime Associazioni senza scopo di lucro presenti nel nostro territorio. Come dice la neo-eletta Portavoce Nazionale del Forum del Terzo Settore “Vanessa Pallucchi”, ci sono tante ragioni per cancellare questa disposizione perché oltre ad arrecare danno alle Associazioni, senza peraltro alcun vantaggio per il bilancio dello Stato, non è raccordata con la legislazione fiscale del Terzo Settore oggi in vigore; ed arriva proprio mentre sono in corso gli adempimenti per le iscrizioni al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
L’Associazione che rappresento, attraverso i luoghi di incontro e di aggregazione, i centri anziani, le associazioni di volontariato, promuove il benessere sociale e favorisce l’inclusione sociale. Tra i tanti temi sociali affronta il tema del “tempo libero degli anziani”, un tema che trova nei centri sociali anziani l’unico luogo fisico nei quali un anziano, una persona adulta trova in realtà gli spazi nei quali può esprimere la propria personalità e lo spirito dell’anziano. Tutto questo è possibile grazie alle tante attività di natura motoria, culturale e ricreativa che si fanno nei centri anziani, autogestiti, destinate a trasformare il tempo vuoto in un tempo libero gestito e vissuto in primo piano.
Le attività motorie, sportive, ricreative, culturale, culinarie ecc… acquisiscono centralità all’interno delle attività del tempo libero degli anziani per due ragioni: la prima risiede nei benefici apportati al benessere fisico convinti che aumentando le attività sportive e motorie si abbassano i costi per l’assistenza sanitaria; la seconda invece va rintracciata nella possibilità, offerta da questo genere di “passatempo” in aggiunta al gioco delle carte, di rintracciare e consolidare positive relazioni sociali, interpersonali, ma altresì come momento di socializzazione e di contrasto all’invecchiamento psicologico; il tutto per favorire l’invecchiamento attivo. I luoghi di aggregazione dei nostri comuni, più delle volte rappresentano l’unico luogo di incontro, un vero se non l’unico presidio sociale, aperto alla partecipazione e alla socializzazione. Negli ultimi mesi il nostro Paese ha potuto contare sulla generosità dei volontari e sull’azione in campo sociale e assistenziale di imprese ed attori del mondo del non profit. A causa della pandemia di Covid-19, il Terzo Settore è stato sottoposto ad un forte stress e, ciò nonostante, più delle volte ha saputo gestire l’emergenza sociale. Alla luce delle nostre riflessioni, per evitare di mettere in serio pericolo la sopravvivenza delle nostre Associazioni e ricordando a tutti noi le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia di apertura di Padova Capitale:“Il volontariato è un’energia irrinunziabile della società. Un patrimonio generato dalla comunità, che si riverbera sulla qualità delle nostre vite, a partire da coloro che si trovano in condizioni di bisogno, o faticano a superare ostacoli che si frappongono all’esercizio dei loro diritti,” chiediamo un vostro gentile intervento verso i nostri Parlamentari affinchè possano intervenire nelle sedi opportune per chiedere che l’Articolo 5, nei commi da 15-bis a 15-quater, del DL 146/2021 venga soppresso.
L’occasione è gradita per porgervi i nostri Cordiali Saluti.