Sottoscritte linee guida su confronto regionale articolo 6, intervento Fp Cgil Potenza e Matera. Di seguito la nota integrale.
È stato sottoscritto stamani, in Regione Basilicata, il verbale di confronto regionale previsto dall’articolo 6 del contratto collettivo nazionale del comparto sanità del 21 maggio 2018, che rinvia al tavolo tra organizzazioni sindacali e Regione l’individuazione di linee guida per le aziende su alcune materie contrattuali specifiche.
Siamo riusciti, finalmente, a mettere un punto fermo su alcune questioni sulle quali da tempo chiedevamo delle risposte, prima fra tutte l’estensione dell’indennità di malattie infettive a ulteriore personale rispetto a quello previsto dall’art. 86 del ccnl e operante nelle terapie intensive e sub-intensive (compresi pronto soccorso, 118 e dipartimento di salute mentale, direttamente impegnati nel contrasto dell’attività epidemiologica.
Sottoscritto anche l’accordo per l’equiparazione tra le aziende del servizio sanitario regionale dell’attività aggiuntiva del personale; la tariffa unica per il comparto è stata innalzata, su proposta della Fp Cgil, a 30 euro lordi, ma al netto degli oneri riflessi, che restano a carico delle Aziende Sanitarie, ospedaliera e irccs, ottenendo anche un’interpretazione meno restrittiva della norma sulla tipologia di assenze che escludono il personale dall’accesso all’Alpi.
Raggiunto anche un accordo per l’allargamento della platea di personale che può accedere alla realizzazione di programmi aventi come obiettivo incrementi di produttività, qualità, efficienza ed efficacia utilizzando il fondo di cui all’articolo 81 o quota parte delle risorse regionali aggiuntive per la sanità, includendo pertanto anche tecnici di laboratorio, autisti soccorritori, oss e altro personale ad oggi escluso.
L’intesa prevede che la regione stanzi per il servizio sanitario regionale delle risorse aggiuntive, rispondendo alle richieste che da tempo stiamo facendo come organizzazioni sindacali.
Un primo ma importante passo quello odierno, pur in assenza di stanziamenti regionali aggiuntivi per l’anno 2021, che getta le basi già per il 2022 per dare risposte concrete ai lavoratori che in questi quasi due anni di pandemia hanno speso la loro professionalità con abnegazione e coraggio per porre un argine all’onda d’urto creata della pandemia e tutelare la salute dei lucani.