I consiglieri Comunali Casino, Doria, Lapolla, Morelli, Scarciolla, Susi, Tosti, Toto, Violetto in una nota chiedono all’Amministrazione Bennardi di attivarsi per modificare il progetto del “Sistema delle cave”. D i seguito la nota integrale.
Maggioranza, se ci sei batti un colpo. Si è tenuta ieri la commissione Opere pubbliche convocata da 8 consiglieri (Morelli, Doria, Lapolla, Scarciolla, Susi, Tosti, Violetto) avente come ordine del giorno il progetto definitivo “Sistema delle cave” che sarà oggetto di una conferenza di servizi decisoria l’11 gennaio 2022.
Nonostante l’imminente e decisiva scadenza, il destino di un’area importante della città, a ridosso di una delle sue entrate, quella di via San Vito, sembra non destare particolarmente l’attenzione della maggioranza.
Tenendo conto che, a causa della crisi di governo, l’attività delle commissioni consiliari è stata sostanzialmente “bloccata”, tant’è i che suddetti consiglieri hanno assunto l’iniziativa di convocarla, tenendo conto che, finora, non è nota la volontà della amministrazione, in termini di accettazione del progetto tal quale o di eventuale modifica dello stesso, e, infine, tenuto conto dei tempi ristrettissimi entro cui occorrerà scegliere se e come trasformare quei luoghi, ci chiediamo, quali saranno le scelte che verranno adottate? Qual’e la visione di questa amministrazione, quali sono i valori che intende trasmettere attraverso la realizzazione di questo progetto i cui Indirizzi provengono dalla precedente amministrazione?
Il silenzio assordante avvertito in commissione, interrotto solo da poche e limitate osservazioni ai progettisti, fa presagire che si realizzi quanto già deciso, e con esso anche interventi potenzialmente lesivi dell’integrità e del valore paesaggistico, storico e antropologico dei luoghi, così come è già avvenuto per il Parco della Murgia e delle Chiese rupestri, con il progetto, tanto discusso, del Parco della Storia dell’uomo.
Le analogie sono evidenti e ad oggi, sembra che non si sia imparato dagli errori del recente passato, dato che ancora riscontriamo la presenza di interventi, materiali e immateriali, concepiti secondo una prevalente logica di “trasformazione” e non, invece, di salvaguardia dei luoghi, come gli stessi meriterebbero.
A nostro parere, importanti correttivi, che abbiamo opportunamente illustrato in commissione, auspichiamo vengano recepiti, a maggior ragione avendo riscontrato la piena disponibilità dei progettisti ad accogliere gli indirizzi che saranno loro sottoposti in sede di conferenza decisoria.
Ci sono le condizioni per poter intervenire tecnicamente per tempo, scongiurando di snaturare quei luoghi, compromettendone autenticità e valori da trasmettere alle future generazioni. Siamo fiduciosi che ciò avvenga e sollecitiamo l’amministrazione ad agire tempestivamente in tal senso.
Essere sensibili a posteriori, quando non si può più fare nulla, rimanere inermi quando si dovrebbe agire. Questa volta non ci sarebbero giustificazioni.
Come al solito si pesta l’acqua nel mortaio e fino a ieri 9 i nove consiglieri dormivano!. La conferenza decisoria è convocata per l’11 Gennaio 2022 ed avviene con un ritardo di ben 10 mesi rispetto al programmato, i fondi a disposizione non sono valere sul bilancio statale e cioè legge di Bilancio 208/2015 ma rientrano negli ITI che fanno capo ai Po Fesr 2014/2020 e che hanno delle precise scadenze : l’ultimazione dei lavori deve avvenire a luglio 2023, il collaudo a settembre 2023, entro il 31 Dicembre 2023 i documenti di chiusura del PO FESR 2014/2020 devono essere sul tavolo della Commissione Europea inviati dalla Regione Basilicata per il tramite della competente Direzione Generale del MISE, va da sè che entro quella data l’intervento dovrà essere “operativo” . E’ sempre possibile disimpegnare le risorse e rinviare a nuova programmazione l’intervento, quello che non verrà premesso saranno le solite dichiarazioni che attestano il FALSO e che passano in SILENZIO