“Al di là del Mediterraneo c’è un continente dove solo il 7% della popolazione ha ricevuto una dose di vaccino. In quel continente le persone non hanno la possibilità di scegliere e il Covid 19 continua a fare paura”. Ad affermarlo è il Presidente della Camera ItalAfrica Alfredo Cestari per il quale la Conferenza degli Ambasciatori d’Italia nel mondo “è stata la nuova occasione per denunciare l’emergenza pandemica che condiziona in modo pesante, e non potrebbe essere diversamente, i rapporti di cooperazione Italia-Europa-Africa. Al momento, le principali criticità sono sicuramente tutte relative all’emergere della variante “Omicron” che pone grandi sfide ai Paesi Africani. Il sottosegretario agli Esteri Della Vedova ha parlato di “partnership con i Paesi africani”, ed in questa chiave di una “prima strategia contro l’immigrazione illegale”: per chiudere i rubinetti ai trafficanti di esseri umani, “aprire canali di migrazione legale con i paesi di partenza, ossia dare qualcosa in caso a coloro a cui chiediamo di non far partire i migranti”. Idee e propositi non nuovi, anzi che sentiamo ripetere spesso. Tutti i nostri Ambasciatori che svolgono un duro e prezioso lavoro nei Paesi Africani hanno ribadito che l’ Africa è un continente di enormi risorse e potenzialità, ma ancora con grandi problemi che ne frenano lo slancio rinnovando l’invito all’Unione Europea e ai suoi Stati membri tra cui l’Italia a svolgere un ruolo di primissimo piano, anche a fronte degli innumerevoli interessi delle altre potenze mondiali (quali la Cina, prima fra tutte) per continuare a rafforzare il dialogo ed il partenariato con l’Africa promuovendo i valori del buon governo, la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, la promozione del settore privato in particolare delle piccole e medie imprese, lo sviluppo della democrazia e la tutela dei diritti umani e delle libertà civili.
In particolare, il patto di sviluppo tra Europa, Mediterraneo e Africa proposto dal Ministro degli Esteri Di Maio – afferma Cestari – è una necessità se vogliamo realmente guadare in positivo alla ripresa post-pandemica e per attuare le azioni annunciate in occasione del G20 con la Presidenza Italiana. Negli ultimi anni il nostro Paese è risultato costantemente ai primi posti per volume di investimenti diretti esteri in Africa, superando i 27 miliardi di euro nel 2020. Si tratta pertanto – continua – di passare dalle enunciazioni di principio agli accordi di cooperazione e di partenariato economico per cogliere insieme ai partner africani le grandi potenzialità del Continente. C’è la necessità di riavviare, su basi nuove, la cooperazione tra Europa e Africa.
Il nostro progetto “Sud Polo magnetico” – aggiunge Cestari – è uno strumento finalizzato al rafforzamento della cooperazione economico-sociale tra Italia e Africa, che individua nel Mezzogiorno l’hub naturale per sviluppare l’interazione commerciale e produttiva tra Europa e continente Africano. La Camera di commercio sta attivando tutti i canali indispensabili per avviare un tavolo di confronto con questi Paesi che veda protagoniste le imprese del Sud con il sostegno e il coordinamento dei ministeri del sud, dello sviluppo economico, del turismo e degli esteri. Il nostro obiettivo è quello di orientare una cospicua fetta dei 100 miliardi per la cooperazione rafforzata tra Unione Europea e Africa verso i rapporti tra il Mezzogiorno d’Italia e i paesi dell’Africa centrale». «Abbiamo deciso di intervenire – ha proseguito il numero uno della Camera di commercio ItalAfrica – guardando al sud del mondo affinché si mettano sul tavolo risorse economiche, competenze e sinergie”.