Se saranno confermate le indiscrezioni che circolano in queste ore riusciremo a salvare il Natale di tanti che hanno deciso di trascorrerlo in albergo e al ristorante sempre rafforzando controllo e condizioni di sicurezza. E’ quanto afferma il presidente di Federalberghi-Confcommercio Potenza Michele Tropiano. L’importante – aggiunge – è scongiurare quanto si temeva che le persone potessero farsi il tampone al mattino per uscire a pranzo il giorno di Natale. Far prevalere il buon senso nella programmazione degli interventi per controllare il contagio è da sempre l’atteggiamento che chiediamo al Governo e ai Comuni che pure in questi giorni attraverso i sindaci hanno emesso ordinanze contradditorie o scoraggianti per i turisti. Nel riferire che in Val d’Agri gli alberghi hanno prenotazioni per l’80% della capienza, Tropiano non sminuisce il fenomeno delle disdette di prenotazioni alberghiere e ai ristoranti per queste festività, anche se – precisa – sono molto limitate e riconducibili al clima di profonda incertezza.
«La maggior parte delle disdette, che comunque non sono molte, arrivano dai turisti stranieri e dal centro-nord spaventati dal tampone obbligatorio per il rientro – continua il presidente – mentre regge il turismo di prossimità. Il danno maggiore arriva dalla mancate prenotazioni, soprattutto per chi aveva pensato di trascorrere fuori il weekend di Capodanno. La causa è questo clima di continua incertezza: piuttosto ci diano una linea rigida, ma che sia chiara. Per evitare quello che è successo lo scorso anno, quando siamo stati costretti a buttare via tutto, quest’anno stiamo più attenti considerato il fatto che a due giorni di distanza ancora non sappiamo cosa si potrà fare per il pranzo di Natale. E quando finalmente lo sapremo e faremo le corse per accaparrarci la merce, i fornitori ce la faranno pagare il triplo».
«È ridicolo il governo pensi di imporre i tamponi anche ai vaccinati e i virologi vanno i tv a dire che i tamponi con le varianti non servono a nulla – conclude il presidente -. La sensazione è che stiano arrancando: dicano allora apertamente che non sono in grado di affrontare la situazione, invece di imporci situazioni inimmaginabili come il pagamento dell’Imu che abbiamo dovuto versare fino all’ultimo centesimo o i continui aumenti delle spese per i consumi energetici». Siamo comunque fiduciosi di potercela fare in queste festività ad assicurare feste serene ai nostri ospiti grazie soprattutto alla nostra caparbietà e voglia di piena ripresa nell’interesse dei nostri dipendenti e dell’economia locale che trova linfa nel turismo.