Consigliere regionale Gianni Leggieri (M5s): “Il Piano strategico regionale sia connesso con la realtà lucana”. Di seguito la nota integrale.
Il Piano strategico del presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, presenta innumerevoli spunti di riflessione. L’avvalersi di studiosi di fama locale e interregionale per la redazione di questo importante documento non devo però indurci a pensare che il Psr sia la pozione magica per risolvere i mali che affliggono la Basilicata, affossata da decenni di clientelismo famelico, mortificazione dei cittadini (a partire dai giovani) e assenza totale di meritocrazia. L’anno che si sta chiudendo mi ha visto impegnato ininterrottamente a denunciare lo stato pietoso in cui versano le strade provinciali, vere cerniere di sviluppo e progresso per tutti i territori della Basilicata, che paga lo scotto di un atavico isolamento prima di tutto delle aree interne. Il Piano strategico del presidente Bardi si limita su questo argomento alla enunciazione di alcuni principi e constatazioni (sin troppo elementari sotto certi versi).
È, per esempio, sotto gli occhi di tutti il divario infrastrutturale. Manca, però, nel corposo documento a firma del presidente Bardi il “come intervenire” e “come inquadrare” le criticità. Desta meraviglia che gli esperti – buoni per tutte le stagioni politiche – ingaggiati dal governatore partano dal cosiddetto “problem solving” in una nebbiosa visione, senza tenere a mente il “problem setting”.
La Basilicata potrà agganciare una serie di opportunità di sviluppo e farsi protagonista di virtuosi processi se manterrà il contatto con la realtà circostante.
Si pianifichi dunque un ponderoso piano di investimenti per la viabilità interna. Prima di guardare fuori regione, connettiamo le reale lucane. Si valorizzi e si dia importanza – come fecero oltre un secolo fa accorti amministratori e uomini delle istituzioni – alla linea ferroviaria Potenza/Melfi/Foggia, dalla quale si snodano collegamenti fondamentali che si innestano a nuovi in via di completamento.
Costruire le case dal tetto è improbile. Si parta avendo a mente la realtà della Basilicata e le esigenze dei lucani. Gli effetti speciali e le realtà aumentate non interessano ai cittadini della nostra regione.