Lunedì 3 gennaio 2022 alle ore 18 nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera è in programma la presentazione del libro “Star Wars. La poetica di George Lucas” di Federico Greco.
Intervengono: Federico Greco, regista, saggista, docente di cinema
Gianluigi Trevisi, giornalista, direttore Time Zones.
Star Wars. La poetica di George Lucas.
Le avventure di un ragazzaccio con ambizioni eroiche.
Per la prima volta un’analisi a tutto tondo dell’universo di Star Wars, tra rigorosa riflessione sulla scrittura cinematografica e affascinante viaggio nel profondo del nostro inconscio. Federico Greco coniuga storie e suggestioni, genesi e influenze del più formidabile prodotto audiovisivo (e non solo) di tutti i tempi: la saga di Guerre stellari, dalla prima, mitica, trilogia, fino alle uscite più recenti. Dall’antropologia alla storia, dalla psicanalisi alla filosofia, le vicende e le storie che hanno portato alla creazione di una grande mitologia contemporanea. Un libro utile per tutti gli appassionati di cinema, filosofia, cultura pop e fantascienza. Un tentativo ambizioso, e riuscito, di ricollegare i punti, in un gioco di specchi che consente per la prima volta una visione completa, esaustiva e al tempo stesso accessibile e leggera della genesi ideale e della realizzazione del capolavoro di George Lucas.
Il libro, un poderoso volume di 656 pagine, è stato scritto da Federico Greco ed edito da “La Nave di Teseo”. L’autore è un professionista del settore: lavora sia come sceneggiatore e regista sia come docente universitario (Roma “La Sapienza”, Perugia) e, oltre ad alcune collaborazioni come quella con Musica! di Repubblica, ha firmato anche altri film come Stanley and Us (1999) e Il mistero di Lovecraft (2005).
Quando si parla di approfondimenti e indagini su Star Wars inevitabilmente il primo prodotto che viene in mente è il documentario L’impero dei sogni (2004). Ma questo libro, sebbene prenda anch’esso in considerazione la Trilogia Originale come punto di vista privilegiato, si presenta in realtà come un’opera ben più ambiziosa. Non si tratta infatti del solito calderone di aneddoti e curiosità sul “making of” dei film (sulla storia che nessuno voleva produrlo, che Lucas era vicino all’esaurimento nervoso, che Solo ha sparato per primo … ). Il libro infatti vuole indagare il fenomeno “Star Wars” non solo da un’ottica cinematografica, ma anche antropologica e culturale.
I primi paragrafi affrontano la struttura di Star Wars analizzandone la scrittura e la sceneggiatura: dopo un ampio panorama sulla saggistica narratologica coeva e precedente a Lucas (che parte addirittura dalla Poetica di Aristotele), l’autore introduce concetti molto importanti come quello di difetto fatale, scansione in tre e scansione in cinque atti, spiegando come Hollywood abbia deciso nel corso della sua storia di progettare le storie in maniera differente.
Nei capitoli successivi, l’autore analizza il debito di Lucas nei confronti dei classici che prima di lui erano penetrati nell’immaginario collettivo (no, non si parla solo dei soliti Kurosawa e Flash Gordon): la struttura narratologica di Il Mago di Oz, i dialoghi di Casablanca, il legame con il western e la sua mitologia e, soprattutto, il nuovo tipo di fantascienza che Lucas proponeva rispetto a mostri sacri come 2001: Odissea nello spazio e Dune. Il parere del tecnico emerge soprattutto quando l’autore ci spiega le scelte tecniche di regia (per esempio, perché Lucas non ha diretto gli altri episodi della saga?), le caratteristiche dei dialoghi (riproponendo interi brani di copione) e la nascita della colonna sonora di John Williams. Impossibile non ricordare poi l’analisi storico-culturale che Greco conduce sull’America a cavallo degli anni ’60 e ’70 e su come il cinema di Hollywood prima e Star Wars dopo si siano inseriti in quel clima politico.
L’ultimo capitolo è particolarmente interessante. Greco analizza infatti il rapporto che intercorre tra la Trilogia Originale e le opere antropologiche che più hanno ispirato Lucas nella creazione di una nuova mitologia, ovvero Il Viaggio dell’Eroe di Vogler e Il Viaggio del Monomito di Campbell: opere che avevano l’obiettivo di studiare analogie e costanti dei miti di tutte le grandi civiltà e che hanno costituito un’ispirazione profonda per la mitopoiesi di Lucas. I parallelismi fra questi due libri vengono condotti sia con Una Nuova Speranza che con tutta la Trilogia Originale, lasciando spazio anche a riferimenti con le Trilogie Prequel e Sequel.
Il tutto è condito con bibliografia, sitografia e videografia dettagliate e aggiornate che, oltre a conferire rigore alle trattazioni dell’opera, costituiscono anche un trampolino di lancio perfetto per chi vuole conoscere altri libri o siti web con cui approfondire le proprie conoscenze sulla saga della galassia lontana lontana.
In conclusione Star Wars – La poetica di George Lucas è sicuramente un titolo importante per ogni appassionato di vecchia data e per ogni neofita che vuole conoscere meglio lo splendido universo di Star Wars. Il libro, infatti, ha tutte le carte in regola per diventare uno dei classici sull’argomento.