Per raccontare come è cambiato il potentino-tipo in questi (quasi) due anni di pandemia ci vuole anche la satira, la comicità e tanta leggerezza. Soprattutto per sdrammatizzare una situazione che (come ci ricordano gli esperti) incide sulla psiche. E’ quello che ha fatto Antonio Sabia, nelle vesti di “Gianluca U’ Sfiammat”, personaggio protagonista del suo nuovo e ultimo spettacolo del 2021, “Che ti penzi… di stare a Milano”, al Cineteatro Don Bosco di Potenza. A sostenere il cabaret sperimentato da anni di “Gianluca” la squadra già collaudata in altri spettacoli di successo: Accademia Musicale Lucana, Lumakey srl, Francesco Fabrizio, Antonio Rosa, Rocco Figliuolo, Rocco Spagnoletta, Dario Vista, Rocco Fiore a cui, come è consuetudine, aggiunge sempre attori “di strada”, amici o gente che – come dice “Gianluca”, semplicemente ha la faccia che parla da sola. In due ore e 40 minuti gli oltre 300 spettatori, tutti rigorosamente in mascherina Ffp2 (all’ingresso c’era disponibilità gratuita) sono rimasti inchiodati e hanno accettato le battute taglienti ed interagito con il cabarettista potentino. Tanti i personaggi attraverso l’osservazione attenta e scansonata della realtà che ci circonda, la centralità della Basilicata nei confronti di un mondo che non la capisce, la supponenza dei cittadini che sfocia inevitabilmente nei tic e nella nevrosi che governa la quotidianità. Gianluca aggiunge: ad un certo punto, infatti, ci siamo “risvegliati” e abbiamo immaginato di essere un paese europeo superiore agli altri, un posto che non deve chiedere niente a nessuno. Noi abbiamo le nostre virtù e i nostri difetti, siamo piacevoli proprio per queste cose e per questo ci siamo inventati uno slang tutto nostro.
Gianluca non è certo tenero con i maschi e ne appesantisce volutamente gli aspetti comportamentali più negativi. Poi pesca soprattutto dai social riproponendo le slide di post e foto accattivanti, tutti da ridere. Immancabili ingredienti di successo dello spettacolo: tanta buona musica dell’ Accademia Musicale Lucana e la sintonia di linguaggio dei compagni di un viaggio nella potentinità di una volta e in quella di oggi a cui le giovani generazioni che emigrano a Milano si sentono “attaccati” come radici culturali e di formazione. Nei testi e nei temi sempre presente l’osservazione attenta e disincantata del quotidiano, senza forzature. Gianluca u’sfiammat”, seguito da un pubblico di affezionati, sui social e negli spettacoli live – che da ore dopo lo spettacolo postano decine e decine di commenti entusiastici – dà il meglio del suo cabaret con un linguaggio diretto, autentico, trasparente, senza filtri che gode di una non diffusa onestà artistica senza compromissioni.
Le parole di Antonio Sabia al termine dello spettacolo: “La paura è irrazionale e non ha logiche….forse per questo la serata al Don Bosco è stata un momento magico. Uno spettacolo che mi ha restituito un calore che non sentivo da tempo. Tradizione vuole che nei miei spettacoli a teatro, io saluti tutti voi ad uno ad uno con un abbraccio o una stretta di mano. Per quanto possibile, il mio rispetto e riconoscenza spero arrivi ugualmente a tutti voi.Ora mi fermerò per un po’ per fare crescere nuovi progetti che spero seguirete ancora. P.s. 2h 40m. con la mascherina ffp2 è ‘na roba da supereroi!”. E infine gli speciali ringraziammenti a: Accademia Musicale Lucana Fausto Picciani Francesco Fabrizio Michele Perrone Alice muro Bitmovies Srl Rocco Figliuolo Mariano Izzo Dario Satriani Cineteatro don Bosco Antonello Ciavarro Condelli.