Dopo le numerose denunce dei cittadini tricaricesi di bottiglie e lattine vuote, cartoni di pizza e altri rifiuti che sempre più spesso sono lasciati in diverse zone del paese, l’amministrazione comunale ha diffuso il seguente messaggio ai cittadini.
Abbiamo avuto la fortuna di nascere e di vivere in un paese bellissimo quale è Tricarico, paese che tutti abbiamo a cuore e che tutti dobbiamo considerare patrimonio personale. Convinti che questo pensiero sia condiviso da tutti, vogliamo fare una riflessione sul senso civico che ci deve accomunare.
Succede da sempre ed è avvenuto ultimamente, di assistere a comportamenti e atteggiamenti che poco attengono al rispetto degli altri e alle regole di vita di una comunità, comportamenti che danneggiano tutti noi. Da ultimo, l’abbandono di bottiglie di birra in luoghi di ritrovo, presenti nel nostro centro abitato. Non vogliamo assolutamente cercare un colpevole ma richiamare il senso di moralità, responsabilità e appartenenza verso il proprio paese che non deve mai andare perduto. Dobbiamo mantenere ferma innanzi a noi l’idea che tutto ciò che non ci appartiene come bene materiale ci appartiene sotto forma di bene morale, primo fra tutti il territorio che ci passiamo in eredità. Per deturparlo non servono azioni straordinarie ma semplici gesti quotidiani come abbandonare per strada i rifiuti.
Chi ama il proprio territorio non si comporta in modo irrispettoso, trasformando le piazze, le strade e i luoghi di ritrovo pubblico in discariche o pattumiere a cielo aperto.
L’abbandono di rifiuti, quali bottiglie di birra e cartoni di pizze,nelle strade e nelle piazze del Comune di Tricarico offre sicuramente un’immagine del nostro territorio che non ci appartiene; al contrario, dobbiamo distinguerci per ordine, pulizia e decoro urbano.
L’educazione alle buone pratiche si traduce nel senso civico, che richiede a tutti di abbandonare ogni egoismo per mettersi al servizio del bene comune.
Gli eventi accaduti hanno suscitato in tutti noi grande sconforto e amarezza ma, allo stesso tempo, questi fenomeni di disagio e devianza, che sfociano nella trasgressione delle regole, non devono criminalizzare tutti i ragazzi della nostra comunità: nella stragrande maggioranza sono cittadini modello che non solo rappresentano il nostro futuro ma anche il nostro presente, ragazzi di cui andare già fieri.
A loro ci rivolgiamo chiedendo di prendere in mano la comunità che vivono e di riportare al rispetto delle regole qualche coetaneo che distrattamente le disattende.
Ragazzi, avete il diritto di vivere l’età che avete, godetevi questi anni, godetevi i momenti felici, consapevoli che più di tutti avete sofferto questo periodo di pandemia ma fatelo con intelligenza, con spirito di appartenenza e fieri del vostro territorio.
Allo stesso tempo, consentiteci di diffidare chi vuole cavalcare la maleducazione di alcuni per attaccare l’operato dell’amministrazione, di chi trova in un rifiuto urbano il trampolino di lancio per riavvicinare i problemi della comunità. Respingiamo qualsiasi tipo di accusa, riferita a scarsa attenzione per il decoro urbano e per i progetti di riqualificazione; respingiamo qualsiasi attacco che miri a sminuire il lavoro fatto in questi mesi, lavoro fatto di confronti e ascolto che ha portato la cittadinanza a sentirsi parte attiva dell’amministrazione. Il tutto, in un periodo di pandemia che ha rallentato tutte le fasi dei procedimenti amministrativi, gravando, al contrario, sull’azione quotidiana dell’amministrazione.
Nonostante ciò, si è fatto e si farà più e meglio di chi ci ha preceduto (avete pieno accesso agli atti del Comune: se proprio volete dare informazioni, datele in maniera completa ed esauriente).
Auspicavamo collaborazioneche mirasse unicamente al bene comune, invece constatiamo, da parte di taluni, solo la spasmodica corsa a screditare, una frustrante rincorsa a ricoprire ruoli che la comunità non ha a loro più concesso.
Constatiamo che alcuni si limitano a segnalare stati di criticità perché privi di argomentazioni concrete. Nel loro passato politico non vi è traccia di amministrazione condivisa, di strumenti e mezzi messi in campo per accrescere il senso civico della comunità; anzi, al contrario, il loro fare politico si è sempre contraddistinto per non aver concesso spazio al pensiero e alle capacità altrui.
Cittadini, viviamo e godiamoci la comunità nella consapevolezza che il bene comune deve essere inteso come assunzione delle proprie responsabilità sociali, al fine di vivere insieme sapendo interagire e anche collaborare per un obiettivo comune, personalmente e con gli altri, facendo gruppo, creando comunità, prendendo coscienza di quanto sia importante tutelare ciò che appartiene a tutti/e.
Ai ragazzi diciamo, prendendo in prestito il pensiero del professor Pietro Carmina, di prendersi la vita, di azzannarla e conquistarla con la voglia di lottare, senza aver paura di sporcarsi le mani.Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete.
Pertanto, non abbiate timore, adoperatevi nel segnalare situazioni di degrado presenti sul territorio e riconducete al buon senso i vostri coetanei che si smarriscono in cattive pratiche. Allo stesso modo, se da voi ravvisate, segnalate anche le azioni degne di essere annoverate tra i buoni esempi da seguire,
per non divenire semplici accusatori ma critici osservatori consapevoli di quanto il principio di sussidiarietà ci lascia intendere, ossia che, per il perseguimento di fini di pubblica utilità, il cittadino non è sussidiario all’ente pubblico bensì gli uni e gli altri si sostengono a vicenda nel perseguimento dell’interesse generale.