Il 70° della Fondazione della Missione Cattolica Italiana ad Amburgo che si è celebrato oggi nella città tedesca ha rappresentato l’occasione per la delegazione di Amburgo di Palazzo Italia Bucarest di rinsaldare i rapporti con la nostra particolarmente consistente comunità presente in Germania e rilanciare i progetti delle attività di export e di sviluppo imprenditoriale. La Missione Cattolica – ha ricordato il parroco lucano don Pierluigi Vignola da 8 anni titolare della Missione – è il punto di riferimento nell’area Nord della Germania, su un territorio vasto di oltre 65.000 kmq, che vede la presenza di oltre 30.000 italiani. Oggi c’è una ripresa dell’emigrazione soprattutto di professionisti, ingegneri, architetti, anche medici che vengono per fare esperienza e poi rientrare in Italia. Ci sono però anche quelli che – sottolinea don Vignola – partono all’avventura e arrivano senza avere una base, soprattutto senza avere una base linguistica e incontrano le maggiori difficoltà. C’è chi viene in Missione a chiedere aiuto per la ricerca di un lavoro o di una casa. Indubbiamente fino a una ventina di anni fa vi era una pastorale basata sul sociale, sul bisogno, adesso si cerca soprattutto di dare, e lo si vede nei giovani, una pastorale dedita alla spiritualità. Ci adoperiamo perché la comunità italiana si possa sentire più coesa e allo stesso tempo inserita nel contesto tedesco.
La delegazione di Palazzo Italia – guidata dal presidente Giovanni Baldantoni e dalla presidente dell’Associazione Cuochi Italiani Enza Barbaro – ha incontrato imprenditori, consulenti, esperti italiani e tedeschi per fare il punto dei programmi che la lunga fase della pandemia ha di fatto rallentato. Nella città che subito dopo Londra primeggia negli scambi commerciali – sottolinea Baldantoni, soddisfatto dei primi contatti, alla presenza anche di funzionari del nostro Consolato ad Amburgo – prosegue il progetto di promozione e sostegno del Made in Italy. Ci incoraggia il 21% in più dell’export italiano in Germania nei primi nove mesi dello scorso anno (50 miliardi di euro) con la ripresa delle vendite dei nostri prodotti alimentari per quasi 5 miliardi di euro. La Germania, è ampiamente noto, è il nostro maggior partner commerciale e nonostante l’impatto del covid, Italia e Germania rimangono due paesi fortemente interconnessi ed interdipendenti dal punto di vista economico. Un ottavo delle nostre esportazioni finisce ogni anno in Germania, qualcosa come 55-60 miliardi di euro. L’Associazione Cuochi che qui conta su una ventina di chef ha visitato ristoranti italiani per presentare il progetto di certificazione-riconoscimento di cucina italiana ed euromediterranea.