“Se è vero, com’è vero, che l’agricoltura è uno straordinario asset di sviluppo del nostro territorio occorre dare risposte concrete agli agricoltori, costretti, quando non sono colpiti dalla siccità, a fare i conti quotidianamente con i disservizi provocati dal Consorzio Unico di Bonifica regionale, per effetto dell’attuale governance che non è stata in grado di garantire negli anni l’auspicata efficacia dei servizi ed efficienza gestionale, attraverso una riduzione dei costi”.
E’ quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Giovanni Vizziello.
“E’ fuori di dubbio che gli auspici della legge di riforma del sistema consortile emanata nel 2017 siano stati disattesi”-spiega Vizziello-“ dal momento che alla necessità di una vitale attività di manutenzione del territorio e alla opportunità di una organica politica di bonifica e irrigazione ha fatto riscontro una gestione caratterizzata da prassi che inducono al sospetto della prevalenza di logiche clientelari, che nulla hanno a che vedere con i criteri di trasparenza ed economicità cui ogni ente pubblico deve ispirarsi”.
“Muovendo dalla riconosciuta funzione indispensabile dei consorzi di bonifica che,giova ricordare, sono previsti dalla Costituzione e che quindi non possono essere eliminati”-conclude Vizziello-“ occorre aprire una pagina nuova per l’agricoltura e il territorio della Basilicata, ponendo fine alle gestioni che non rispettano il principio dell’efficienza e che aggravano la situazione di crisi delle aziende agricole, soprattutto della provincia di Matera dove ricade gran parte del comprensorio irriguo e della rete dei canali di scolo, le quali non riescono a sostenere i gravosi costi dell’indispensabile servizio irriguo”.