La Regina (PD): chi guarda al nucleare danneggia la Basilicata. Pepe sta con Salvini o con i lucani?
A chi dobbiamo credere? Il senatore Pasquale Pepe lo scorso anno, dall’opposizione, sul nucleare si esprimeva contro il nucleare. Il suo leader Matteo Salvini sta da tutt’altra parte.
Rilanciare l’impiego dell’energia atomica, come sta facendo Salvini, presta il fianco a diverse ambiguità, in primis perché il nuovo nucleare, quello di “IV generazione”, non sarà in grado di produrre energia per tutti prima di parecchi decenni, mentre la transizione ecologica va affrontata oggi e con la massima serietà.
I reattori di Olkiluoto in Finlandia e di Flamanville in Francia sono in costruzione da 15 anni con costi lievitati, tempi incompatibili con la transizione e gli obiettivi climatici europei.
Resta, pertanto, irrisolto il problema delle scorie: attualmente non esiste una tecnologia utile a produrre energia atomica garantendo il loro corretto smaltimento.
Queste contraddizioni finiranno per penalizzare la Basilicata, dove la questione del deposito unico delle scorie è ancora molto attuale.
Un territorio già fortemente stressato dalle estrazioni vecchie e nuove, con una ricaduta sociale del fenomeno negativa dal punto di vista occupazionale e con un Governo Regionale del tutto assente nel tutelarlo ma che, al contrario, consente nuovamente alle compagnie petrolifere di rafforzarsi ed aprire nuovi pozzi.
Lo abbiamo detto di continuo in campagna congressuale: siamo la comunità della marcia dei 100.000 di Scanzano Jonico, del Referendum Trivelle, della lotta contro gli elettrodotti e contro l’eolico selvaggio.
Il Partito Democratico Basilicata guarda al futuro. Chi guarda al nucleare ed al fossile – quindi al passato – non fa gli interessi dell’Italia e della Basilicata. Non esistono ragioni scientifiche e politiche per le quali bisognerebbe sostenere con i nostri soldi l’industria nucleare francese, fortemente indebitata, per un’energia che non è rinnovabile, non è verde e ha rischi elevati legati alla sicurezza.
La Germania e altri paesi europei hanno elaborato piani energetici per arrivare entro l’anno 2050 a 100% rinnovabili e se lo facesse anche l’Italia, la nostra bolletta elettrica diminuirebbe di 35 miliardi di euro.
Questo Governo Regionale da che parte sta? Il Senatore Pepe starà con Salvini o con i lucani?