I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, alla luce delle recenti denunce e polemiche che hanno riguardato l’Irccs Crob di Rionero e i suoi operatori – talora circostanziate e volte a far emergere criticità che ben venga si affrontino e risolvano, tal altre solo strumentali e fini a se stesse – ritengono sia necessaria serietà e chiarezza nell’approccio alle singole questioni.
Non si può pensare di utilizzare la denuncia di singoli episodi, spesso prodotti dalla stessa drammatica emergenza sanitaria legata alla riacutizzarsi della pandemia, per mettere in discussione una struttura sanitaria di eccellenza, riconosciuta tale dal ministero della Salute nel 2008 e riconfermata negli anni. Chi lo fa rischia di giocare con la professionalità e la dignità dei nostri operatori che, in carenza strutturale di personale sanitario, non lesinano impegno e sacrifici per garantire agli utenti e alle loro famiglie i servizi e le prestazioni sanitarie.
Non bisogna neppure dimenticare e sottacere che, proprio in virtù del tipo di patologie assolutamente non differibili e rinviabili che vengono curate nell’istituto di ricerca lucano, quali quelle oncologiche, le prestazioni non sono mai state interrotte e il personale non ha mai fatto mancare il proprio supporto, professionale e umano, a pazienti e familiari. Una premessa quanto mai necessaria per riportare il confronto – che in alcuni momenti pare trabocchi veementemente dall’alveo della razionalità, anche con la complicità di talune sigle sindacali autonome – al buon senso e alla responsabilità, a tutela di quanti lavorano senza risparmiarsi per mantenere su livelli di eccellenza i servizi offerti dal nosocomio di Rionero in Vulture.
Fp Cgil, Csil Fp e Uil Fpl, al netto delle annose problematiche, peraltro comuni a tutte le strutture sanitarie regionali e nazionali (carenza di medici, infermieri e oss), ritengono e chiedono con forza il potenziamento, attraverso i necessari investimenti, dell’istituto quale struttura sanitaria di eccellenza, e che attualmente offre prestazioni aggiuntive di qualità, oltre ai 23 posti letto in Day Hospital Oncologico.
Alla luce di ciò, i sindacati chiedono alla direzione del Crob di affrontare e risolvere nel prossimo incontro, programmato per il 18 gennaio, le problematiche ancora aperte, dagli incarichi di funzione, alla predisposizione di progetti volti al miglioramento delle prestazioni e alla valorizzazione del personale. I sindacati chiedono, infine, alla Regione di adoperarsi per risolvere, di concerto con i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali, le ataviche e annose questioni di carenza di personale e per migliorare la dotazione infrastrutturale del Crob, evitando di scaricare responsabilità che attengono ben precisi obblighi istituzionali. La politica dello scaricabarile non è concepibile, in questo momento storico men che mai, né serve a risolvere i problemi, che vanno, questo sì, affrontati di petto e mai né sottaciuti, né strumentalizzati.