Un uomo di 50 anni, Nicola Donadio originario di Chiaromonte, in provincia di Potenza, è stato ucciso all’alba nella roulotte in cui viveva a Misano Adriatico, in provincia di Rimini. L’omicidio è avvenuto all’interno di in un’area destinata a persone in difficoltà.
La vittima sarebbe stata colpita violentemente con un attrezzo da palestra, pare un bilanciere da pesistica. A dare l’allarme uno dei vicini della vittima, svegliato di soprassalto dal trambusto e dalle grida e che ha subito ha chiamato i Carabinieri. Una volta arrivati sul posto i militari hanno rinvenuto il cadavere nella roulotte; non c’erano segni di rapina o furti, moventi quindi subito esclusi dagli inquirenti.
I Carabinieri di Riccione hanno subito portato in caserma un uomo di 54 anni, Zegarac Edi. L’uomo è un cittadino italiano di origine slovena residente da anni in Romagna sistemato anche lui nell’area di roulotte, ex operaio ora disoccupato. Dopo essere stato interrogato dai militari ha ammesso tutto ed è stato arrestato. “‘L’ho atteso fuori dal suo container perchè sapevo che sarebbe tornato all’alba dal lavoro e l’ho colpito”.
A trovarlo con le mani insanguinate sono stati i Carabinieri in bagno. In un primo momento il killer è apparso confuso poi ha vuotato il sacco. “Volevo risolvere la questione della querela“. Donadio nel 2021 aveva infatti denunciato il suo futuro carnefice per lesioni e danneggiamento e i due se la sarebbero vista nei prossimi giorni in tribunale.
L’omicidio è avvenuto in un’area messa disposizione dal Comune per la sosta di roulotte e l’installazione di container dove vivono soggetti in difficoltà. Non più di sette persone, tra cui l’arrestato e la vittima, un dipendente Hera separato con quattro figli.