Trasporto città di Potenza, Filt Cgil Basilicata: “Nessuna igienizzazione e circolazione di bus vetusti e altamente inquinanti. Nessuna idea sul futuro della mobilità urbana per il capoluogo di regione, abbandonati di fatto ogni proposta e progetto per migliorarla”. Di seguito la nota integrale.
La situazione del trasporto pubblico urbano di Potenza vive la sua stagione più buia e degradante di sempre, aggravata da una pandemia che ha messo in evidenza tutte le fragilità di un sistema che si è indebolito sempre più, rendendolo non degno di un paese civile. Questo perché sia il sindaco sia il gestore non sono in grado di dare risposte non solo sul futuro, ma anche sul presente, con dei punti di criticità al limite della legalità.
L’azienda Trotta, che non ha mai voluto istituire un comitato di sicurezza aziendale sui protocolli di sicurezza, oggi non garantisce l’igienizzazione e sanificazione dei mezzi, al punto che chiede agli autisti stessi di sanificarsi da soli il posto guida. Se si somma all’aumento esponenziale dei contagi in azienda ciò diventa quanto mai pericoloso per l’incolumità dei lavoratori e degli utenti.
Nella giornata di ieri sono dovute intervenire le forze dell’ordine affinché si prendesse atto dello stato dei mezzi e della loro mancata sanificazione, prevista da obbligo di legge, con il risultato che alcuni bus sono rimasti in deposito. Un fatto gravissimo, che denota un pressapochismo dell’azienda Trotta nello svolgere un servizio pubblico essenziale.
Tutto ciò dimostra inoltre come il sindaco di Potenza, con delega ai trasporti, non abbia alcuna idea sul futuro della mobilità urbana nel capoluogo di regione, abbandonando di fatto ogni proposta e progetto per migliorarla, quanto mai necessari a fronte di una gara regionale confusionaria su diversi punti da noi sollevati e che non definisce i limiti temporali della sua attuazione.
È del tutto evidente che in tutto ciò l’azienda, rappresentata da nessuna figura dirigenziale in loco, gioca come il gatto con il topo, usando azioni vessatorie nei confronti dei dipendenti, consapevole della debolezza della parte politica locale non in grado di modificare minimamente lo status quo.