«Il rischio della imminente chiusura della(CUC) è concreto e i 31 comuni aderenti non possono essere privati di una struttura, di importanza strategica, che si occupa dell’acquisizione di lavori, servizi e forniture delle amministrazioni pubbliche in forza della convenzione sottoscritta in data 14.01.2014», lo afferma il consigliere regionale di Fdi, Tommaso Coviello. «Ad oggi la CUC risulta inattiva in ragione dell’ assegnazione ad altri incarichi del personale dipendente della Regione Basilicata precedentemente adibito e la inevitabile chiusura per assenza di personale determinerebbe il blocco delle procedure di gara in corso e la conseguente paralisi delle attività degli enti locali, con ripercussioni sui servizi offerti, sui lavori pubblici e le opere da realizzare. I 31 comuni aderenti vedrebbero compromessa irrimediabilmente la propria attività amministrativa. La chiusura, inoltre, potrebbe determinare l’insorgenza di contenziosi in ragione della vigenza della convenzione e delle molteplici procedure in itinere che sono in attesa di definizione con l’ulteriore rischio concreto – oltre al danno anche la beffa – di dover restituire contributi già assegnati per la realizzazione di opere pubbliche. Sto monitorando la vicenda in prima persona ed ho ho presentato, nel Consiglio Regionale di ieri, una mozione per impegnare il Presidente Bardi e la Giunta Regionale a porre in essere una proficua interlocuzione con gli uffici regionali competenti finalizzata alla risoluzione del problema di modo che possa essere garantita la prosecuzione delle attività della CUC o, quantomeno, il completamento delle procedure di gara pendenti. Con il Pnrr e le relative opere alle porte – conclude Coviello – è necessario scongiurare la chiusura della Centrale Unica di Committenza»