“Agricoltura, sviluppo rurale e bio-economia in Basilicata”: è il tema del workshop promosso da Cia-Agricoltori domani giovedì 20 a Potenza. L’obiettivo è di presentare modelli di sviluppo per il riequilibrio e la coesione dei territori montani e delle aree interne, candidando la Basilicata a diventare un “esempio” per le 72 aree interne italiane nell’utilizzo di finanziamenti utili alla riorganizzazione dei servizi e ad incentivare la produzione di ricchezza sul territorio. Tra queste aree individuate dalla Strategia Nazionale Aree Interne 4 ricadono nella nostra regione: la Montagna Materana (8 Comuni, poco più di 12mila abitanti, meno 43% di popolazione negli ultimi 30 anni), l’Alto Bradano (8 Comuni, 25.800 abitanti, meno 22,5% di popolazione in 30 anni), il Marmo Platano (7 Comuni, 21mila abitanti, meno 18% di popolazione in 30 anni), il Mercure-Alto Sinni-Valsarmento (19 Comuni, 33mila abitanti, meno 28% di popolazione in 30 anni). “La novità più recente – sottolinea il direttore Cia di Potenza e Matera Donato Distefano – è la variazione dei criteri di assegnazione dell’Accordo di Programma Quadro per le aree interne e della semplificazione dei processi con un più rapido accesso ai fondi dedicati. Le aree interne hanno quindi nuovo sbocchi e possono essere al centro della ripartenza post-pandemia contribuendo alla transizione green e digitale guidata dall’agricoltura. Per Cia il PNRR sarà utile a risolvere criticità ataviche come il digital divide e a valorizzare l’unicità dei territori. Per questo vogliamo rilanciare il tema della programmazione degli interventi, tema ancor più attuale alla luce del Piano Strategico Regionale in fase di definitiva approvazione”.
“Da tempo con il progetto ‘Il Paese-la Basilicata che Vogliamo’ – aggiunge il presidente Cia Potenza Giambattista Lorusso – abbiamo lanciato una richiesta di attenzione alle istituzioni per quelle che devono tornare ad essere le centralità delle aree interne. Occorre programmare, recuperare coscienza e capacità di ascolto sul territorio raccogliendo la sfida che va nella direzione di valorizzare l’identità e l’unicità dei luoghi e delle sue produzioni. Sulle aree interne e montane, occorre investire in modo cospicuo e mirato a favore delle politiche di coesione ma anche sull’ammodernamento delle infrastrutture fisiche e sulla reale capillarità delle reti digitali”.
“La nostra strategia – afferma Giuseppe Stasi, presidente Cia Matera – ha come obiettivo quello di stabilire un nuovo equilibrio abitativo all’interno del Paese, decongestionando le energivore medie e grandi metropoli e recuperando i piccoli centri abitati, favorendo allo stesso tempo una più capillare presenza abitativa sul territorio a favore dei principi dell’Economia Circolare e dell’Agroecologia, settori su cui attivare o velocizzare Disegni di Legge in materia”.
Il workshop,, introdotto e moderato da Donato Distefano, dopo i saluti di Lorusso, presidente Cia Potenza, prevede interventi programmati di G. Quaranta (Unibas, Facoltà Economia); A. Crescenzi (direttore Alsia); P. Lacorazza (Fondazione Appenino); S. Lamiranda (Distretto Turismo Rurale Terre di Aristeo); R. Vitulli (Cluster Basilicata Creativa); D. Lazazzera (Cluster Lucano Bioeconomia); E. Torri (Coord. Sottogruppo – Gaol 11 – Aree interne e montagna Asvis). Conclude il presidente nazionale Dino Scanavino. I lavori si svolgeranno in remoto a partire dalle ore 15.
L’incontro dibattito sarà trasmesso in diretta facebook sulla pagina Cia Agricoltori Lucani (link facebook.com/CiaAgricoltoriLucani).