Piano Strategico Regionale, riflessioni dei Giovani Democratici Basilicata. Di seguito la nota integrale inviata dal responsabile di segreteria Samuele Grippa.
Nel mese di novembre il Presidente Bardi annunciava che con il PNRR e il Piano Strategico Regionale la Basilicata sarebbe ripartita. Ma il PSR, già in ritardo di 3 anni, è pieno di buone intenzioni, alcune anche molto contestabili, e non offre risposte sul quando e sul come intervenire.
Nelle pagine del PSR nessuna traccia di strategie e azioni concrete, presente solo un elenco di obiettivi ed un elenco spossante dei problemi di questa terra (che i lucani conoscono molto bene). Ma il Piano Strategico Regionale dovrebbe presentare le strategie e definire le attività che si intendono mettere in campo per la realizzazione degli obiettivi. Totalmente assentela strategia per lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità.
Tra i temi affrontati nel PSR mancal’automotive, la decarbonizzazione, la zes e i fondi per il terzo settore.
Pochissimo spazio riservato ai giovani e alle donne: una sola pagina concernente azioni per le politiche giovanili e per l’occupazione giovanile. 30 volte la parola giovani contenuta nelle 170 pagine cui è costituito il testo. La dimostrazione che l’attenzione riservata dal Governo Bardi alle nuove generazioni è approssimativa e superficiale. Avrei perfino difficoltà a spiegare ad un giovane della mia età cosa contenga questo documento, qual è l’idea di Basilicata di domani, quali le misure per la formazione, il lavoro, la cultura e l’Università. Ancora più avvilente il fatto che non si programmino interventi seri che pongano un argine all’esodo dei giovani. Non chiediamo magie ma impegno e comprensione.
Del ruolo dei giovani nei comuni delle Aree Interne nessuna traccia, eppure il territorio lucano conta 42 comuni nelle 4 grandi aree interne riconosciute dalla SNAI.
È evidente che occorra al più presto riempire di contenuti specifici buona parte del Piano Strategico Regionale ed adattarlo alle reali esigenze del territorio lucano. Il contributo dei Giovani Democratici e del Partito Democratico sarà fondamentale in questa fase. Intanto parliamone.