Olimpia Fuina Orioli ha pubblicato il volume “Il Pinocchio che c’è in me”, edizionio Magister. In copertina l’acquerello di Manuela Patruno.
Sinossi
Questa storia immortale e universale rappresenta l’identità collettiva. Ci rimanda al Pinocchio che è dentro ciascuno di noi. Lo stile è ruscellante e avvincente. Il lessico, pur nella sua semplicità, presenta una complessità ragguardevole di sentimenti e di significati espliciti e impliciti, in un intreccio virtuoso o vizioso di eventi, costellato di metafore sui vizi e sulle virtù degli esseri umani di sempre. Intreccio che accomuna tempi e sogni del genere umano, dal vagito al rantolo. Questo testo ci aiuta a riflettere su temi intramontabili: il desiderio ossessivo e possessivo d’essere genitore a qualunque costo, la diatriba fra mente e cuore, fra fantasia e realtà, fra bugie e verità, fra abbandoni e ritrovamenti, fra istinto e ragione, fra ricchezza e povertà, fra trasgressioni e liceità, fra virtù e viltà, fra egoismi e altruismi, fra piacere e dovere, fra la debolezza innocente e la crudeltà prevalente.
È una storia che motiva la voglia di cambiamento. Cattura l’animo di chi legge. Innamora alla forza solidale. Ispira tenerezza e irritazione. Coinvolge, commuove e avvince, inquieta e rasserena, pone domande, stana cuori e menti da un letargo perenne, incitando implicitamente a valorizzare l’errore.
Segnando la vittoria della speranza perseverante, fa scoprire la coscienza dell’incarnato sogno di eterna felicità dell’uomo che si realizza ed espande, unicamente, innamorandosi dell’Amore.
Biografia
Olimpia Fuina Orioli è nata a Bernalda il 19 febbraio 1941. Insegnante. Da sempre impegnata sul piano sociale a difesa dei diritti umani. Più volte premiata in Italia e anche all’estero (all’Università di Varsavia e a Praga) per il suo impegno profuso nelle scuole con i giovani, dopo aver sperimentato il trionfo della vita sulla morte, della Speranza sulla disperazione, scoprendo, con l’eternità dell’Amore materno, la sua sublime universalità.