Dopo l’acquisizione delle quote di maggioranza della Smart P@per da parte della multinazionale spagnola Indra, la presentazione del piano industriale, che il sindacato e i lavoratori attendevano da circa un anno, fa chiarezza sugli obiettivi per il futuro”. Così il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo e della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista. “È importante che una realtà come Smart P@per continui a scommettere sul nostro territorio pur dentro una nuova dimensione internazionale che per quanto ci riguarda rappresenta un ulteriore elemento di solidità per il futuro, anche alla luce del nuovo investimento che il management ha annunciato su Matera e della crescita dell’occupazione del 15 per cento. Sarà importante confermare la linea di dialogo con il sindacato che si è finora dimostrata una carta vincente in quanto ha consentito una gestione corretta e reciprocamente vantaggiosa della flessibilità e di sviluppare innovative politiche di welfare aziendale. Non a caso, grazie al proficuo lavoro del segretario della Fim Giovanni La Rocca, siamo riusciti a chiudere un importante accordo politico sul contratto di secondo livello che prevede una parte perequativa più vantaggiosa se presa sotto forma di servizi di welfare. Inoltre, l’approccio cooperativo fondato sulla fiducia e sulla reciprocità che siamo riusciti a sviluppare con l’azienda nel corso degli anni ci ha permesso di gestire in modo intelligente l’opportunità dello smart working nella fase acuta della pandemia”. Per Cavallo ed Evangelista “le speranze di ripresa della Basilicata sono legate allo sviluppo delle piccole e medie imprese tecnologiche che continuano ad investire nel nostro territorio, dentro una visione che deve essere globale e sociale allo stesso tempo, pur in un contesto reso proibitivo dalla carenza di infrastrutture e servizi. Alla politica tocca appunto il compito di creare le condizioni di contesto per consentire alle imprese di rigenerarsi e di creare nuove opportunità occupazionali. Una spinta decisiva dovrà arrivare dal corretto impiego dei fondi del PNRR destinati al Mezzogiorno. L’unica soluzione che abbiamo è quella di usare la visione dello sviluppo sostenibile e della transizione ecologica e digitale contenute nel PNRR come base per la ripartenza e per disegnare le politiche di oggi e di domani. Su questo vorremmo un dialogo più serrato e concreto con la Regione Basilicata per non disperdere questa occasione storica”.