Clamoroso: il Consigliere regionale Gianni Perrino del Movimento 5 Stelle in una nota contesta il progetto dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Bennardi, sostenuta in particolare dal Movimento 5 Stelle, che prevede la riconversione della discarica di La Martella per la realizzazione di un impianto di compostaggio. Di seguito la nota integrale.
La Martella: i mega impianti per il trattamento di rifiuti non sono la soluzione da perseguire
È comprensibile la rabbia dei cittadini del borgo La Martella, che ancora una volta si vedono minacciati dalla possibilità di ospitare nei pressi delle loro abitazioni un impianto per il trattamento dei rifiuti.
Seppur non vi sia alcun progetto definitivo, la candidatura del Comune ad un bando previsto dal PNRR concernente la “Realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti”, ha fatto scattare numerosi campanelli di allarme.
Ovviamente non è possibile dare alcun giudizio compiuto in assenza di un progetto. Tuttavia, in 7 anni di attività istituzionale, sono stati tantissimi i progetti relativi al trattamento di rifiuti che abbiamo incrociato. E – soprattutto – in presenza di impianti predisposti a trattare ingenti quantitativi di rifiuti, abbiamo mostrato sempre la nostra contrarietà, appoggiando vie più sostenibili e meno impattanti.
Il nodo è proprio questo: cosa si ha intenzione di realizzare? Quante tonnellate annue di rifiuti si intende trattare in questo impianto? E – questione non di poco conto – parte del biogas prodotto sarà autoconsumato dall’impianto? In che misura? In caso affermativo, quale il quadro delle emissioni in atmosfera?
Nel caso in cui si aprisse ad un progetto per il trattamento di 20-25000 tonnellate di rifiuti all’anno (queste sono le voci di corridoio), bisognerebbe essere consapevoli che, per alimentarlo, occorrerebbe ricevere immondizia da fuori città o da fuori regione. Questi sono impianti che fanno della spazzatura il loro core business. Attenzione, quindi, a non cascare nelle ormai troppo collaudate trappole di greenwashing a cui spesso ci hanno abituati in questi anni perché si rischia di intraprendere un cammino ricco di insidie e problemi per il futuro.
Caso differente se si optasse per soluzioni più innovative ed esclusivamente circoscritte al trattamento della sola quantità di rifiuti prodotta dal Comune di Matera. Scelta, quest’ultima, che sarebbe in piena linea con quanto supportato in questi anni dal M5S a tutti i livelli.
Nel frattempo sarebbe gradita una maggior chiarezza da parte di tutti gli attori in campo e, soprattutto, maggior coinvolgimento della popolazione, prima di lanciarsi in annunci che da parte di chi ha da sempre fatto della discontinuità con il passato il proprio tratto distintivo, si fa fatica ad accettare passivamente.