Diciottenne morto in azienda durante l’alternanza scuola-lavoro. Non è possibile che un ragazzo che si reca a tirocinio per imparare il suo futuro lavoro muoia, un giovane adulto che in quella fabbrica vedeva realizzati i suoi sogni lavorativi, le sue passioni, le sue ambizioni e invece… sui luoghi di lavoro dovrebbe esserci più assistenza ai giovani tirocinanti, agli operai e che le aziende rispettino le loro norme per sé stesse e per gli operai. In Parlamento è ferma dal 2018 una proposta di legge del ministero Speranza sui temi salute e sicurezza sui luoghi di lavoro: va approvato subito. Le aziende con i numerosi incarichi da adempire dovrebbero essere aiutate maggiormente nelle soluzioni che garantiscono sicurezza ai lavoratori. I lavoratori, d’altro canto, dovrebbero essere maggiormente tutelati nei loro diritti sui luoghi di lavoro. Non se ne può più di morti sul lavoro, questa volta è toccata ad un giovane tirocinante di diciott’anni. I giovani delle alternanze scuola-lavoro non devono essere sfruttati come manodopera, ma a loro va insegnata l’arte del mestiere, quella passione e quelle tecniche che in giovane età si è in grado di comprendere. Il giovane andava tutelato prima! Non si può fermare la vita di un ragazzo proprio mentre è in carriera! Adesso basta!