“Così come il Consiglio di Stato aveva bocciato la Regione sulla questione CUP. Dopo questa nuova bocciatura al TAR, Bardi, Leone e il Dipartimento Salute procedano immediatamente con il riconoscimento dell’accreditamento della Residenza per anziani Villa Anna gestita dalla Cooperativa Anziani ’93, per evitare altre sanzioni. Chi ha sbagliato paghi.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
“Dopo l’ordine del giorno approvato in consiglio regionale il 2 Agosto 2021 – prosegue il Consigliere Luca Braia – e le audizioni in IV commissione dell’ottobre scorso, nulla si era mosso nel dipartimento Sanità. Avrebbero dovuto almeno modificare la DGR n. 801/2021 – emessa in ritardo di oltre 13 mesi – ma nessuno ha dato corso neanche alle ultime sollecitazioni del sottoscritto e della commissione tutta. Ora è certificato, quindi, l’ingiustificato ritardo insieme al mancato rispetto delle norme collegate. Con una istanza che risale ai primi di luglio 2020, la Cooperativa Anziani 93 chiedeva in sostanza solo la verifica di compatibilità al fabbisogno regionale – ex art. 3 L.R. n. 28/2000 – finalizzato dell’accreditamento della RSA Villa Anna, autorizzata all’apertura e all’esercizio con DPGR n. 212 sin dal 2020.
Questo il senso della sentenza Tar del 13 Gennaio 2022 che accoglie il ricorso avverso il silenzio della Regione sulla verifica di compatibilità del fabbisogno per accreditamento della residenza per Anziani di Matera. Una struttura di grande prestigio con 80 posti letto capace di generare oltre 70 posti di lavoro. Il Tar condanna la Regione a concludere il procedimento entro il 9 aprile 2022. L’inottemperanza farà scattare la nomina del Commissario ad acta già decisa per il Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS), ossia Domenico Mantoan.
La regione Basilicata rimedia un’altra inadempienza conclamata e reiterata, con sconfitta annessa da parte del TAR che si aggiunge a quella già clamorosa da parte del Consiglio di Stato sul bando del servizio CUP. Anche in quel caso, giova ricordare, le nostre perplessità sul comportamento dubbio assunto dalla Regione furono denunciate sui media e in consiglio regionale. Ciò è costato alle casse regionali ben due milioni di euro a causa dei maggiori costi sostenuti per le proroghe dei servizi accordati rispetto ai prezzi ribassati della gara che, oggi finalmente, vede nell’ATI formata da Lucana Sistemi, Datacontact e La Traccia l’aggiudicazione definitiva del contratto.
Sulla questione Villa Anna, per ora – conclude Braia – le conseguenze economiche per la regione sono solo le spese addebitate che ammontano a circa 1.500 euro (se non ci saranno richieste di danni da parte del richiedente). Quelle maggiori sono certamente state sostenute da chi ha investito quasi 10 milioni di euro sulla struttura per anziani senza riuscire ad ottenere l’accreditamento che gli spetta, a fronte di una attività come quella della “ricognizione del fabbisogno e/o di aggiornamento del fabbisogno” che va avanti da oltre 18 mesi nel silenzio ingiustificato di un politica che non decide facendo il male degli anziani e delle famiglie in difficoltà.”