Disturbi alimentari, consigliere regionale Vizziello: nella Legge di Bilancio stanziati 25 milioni per contrastarli, un’occasione da non perdere per la Basilicata. Di seguito la nota integrale.
“Un fondo da 25 milioni di euro, che le regioni potranno utilizzare nel biennio 2022-23, per contrastare i disturbi alimentari e della nutrizione e il riconoscimento, nell’ambito dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), di una specifica area dei disturbi alimentari distinta da quella più generale dei disturbi della salute mentale. Due novità rilevanti previste dalla Legge di Bilancio del Governo Draghi, che la nostra regione non deve lasciarsi sfuggire per rafforzare ulteriormente il Centro di Riferimento Regionale di Chiaromonte ed estendere ad una platea di soggetti sempre più ampia servizi e cure di qualità”.
E’quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Giovanni Vizziello.
“Le statistiche ci dicono che in Italia sono 3,5 milioni gli individui, prevalentemente adolescenti, che soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione”-ricorda Vizziello-“e che i numeri sono aumentati del 30% nell’ultimo anno per effetto della pandemia, determinando, in Italia, circa 4000 morti all’anno “.
“Purtroppo le strutture pubbliche dedicate alla cura dei disturbi alimentari e della nutrizione non sono molte”-aggiunge Vizziello-“sono collocate in prevalenza nel Nord Italia e fanno registrare lunghe liste di attesa,circostanza questa che obbliga le famiglie a rivolgersi ai centri privati per trovare, a pagamento, risposte adeguate alle proprie esigenze di salute.”
“La Basilicata dispone oggi di un centro all’avanguardia nella cura dei disturbi alimentari, il Centro di Riferimento Regionale di Chiaromonte” -sottolinea Vizziello- “che nel corso degli anni ha progressivamente incrementato il volume delle proprie attività di cura, in favore anche di pazienti provenienti dalle regioni limitrofe, diventando così una delle principali strutture sanitarie regionali in grado di garantire la mobilità sanitaria attiva”.
“Spetta a noi quindi valorizzare ulteriormente questa vera e propria eccellenza sanitaria regionale” -conclude Vizziello- “replicandone magari la positiva esperienza in altri contesti territoriali della nostra regione, per consentire a quanti soffrono di disturbi alimentari di ricevere prestazioni e servizi di qualità gratuitamente o dietro pagamento di un semplice ticket”.