«La Giornata della Memoria è un momento fondamentale del calendario civile, perché ci ricorda fino a che punto può spingersi l’orrore e per quale motivo si deve lottare per i valori di pace, libertà e giustizia». È quanto si legge nella nota congiunta dei Comuni di Tito e di Sasso di Castalda e della Sezione ANPI “Bruna Dradi” di Potenza, pubblicata in occasione del 27 gennaio per sottolineare la vicinanza delle istituzioni al tema della memoria.
«L’Olocausto» scrivono insieme il Sindaco di Tito, Graziano Scavone, il Sindaco di Sasso di Castalda, Rocchino Nardo, e il Presidente dell’ANPI Potenza, Marco Di Geronimo «è stata una pagina terribile della nostra Storia. Sminuirla, dimenticarla, stravolgerla addirittura, come vorrebbero alcuni neofascisti, è un atto criminale che offende la sofferenza di milioni di persone».
«Anche per questo» si legge ancora nel comunicato stampa «le istituzioni e la società civile devono impegnarsi ancora di più sulla strada della Memoria. Ricordare queste morti e questo disegno orribile non è un esercizio inutile. Serve a ribadirela natura antifascista delle istituzioni e della nostra Repubblica, il grande sforzo di scrivere una Costituzione pensata per un’Italia migliore, nella quale tutti combattono per evitare che quelle scene terribili si ripetano ancora».
I Comune di Sasso e di Tito, e la Sezione ANPI di Potenza, hanno poi voluto ricordare i risvolti locali di quella paurosa operazione di sterminio. «In diversi hanno ricordato che alcuni ebrei sono stati confinati a Potenza e nei centri più piccoli della Regione, e che in Basilicata furono aperti anche tre campi di lavoro. È la riprova che la Storia, per quanto sembri lontana, in realtà ci riguarda sempre da vicino. E che occuparsene è un dovere, per sapere chi si è stati e per combattere per essere diversi».