Riceviamo e pubblichiamo le note dei Consiglieri comunali Carmine Alba (PD), Giovanni Angelino (UDC) e Angelo Raffaele Cotugno (SEL) sulle problematiche che riguardano l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera.
Intervento di Carmine ALBA (PD) in Consiglio Comunale sulla mozione avente ad oggetto: “Consolidamento e rilancio del Polo Ospedaliero Madonna delle Grazie”
“La crisi economica e finanziaria che sta attraversando il nostro Paese non poteva non toccare il settore della sanità. La crisi fa sentire direttamente anche nel nostro territorio , ai nostri cittadini, la drammatica situazione, attraverso il ridimensionamento di servizi nella nostra Azienda Sanitaria Materana. La scelta seria e lungimirante assunta oltre 15 anni fa di dotare Matera di un ospedale per acuti di elevati livelli di qualità non è stata seguita da adeguate dotazioni finanziarie.
Tuttavia la Azienda Sanitaria di Matera e il nostro ospedale si sono distinti negli ultimi anni per essere cresciuti notevolmente nella capacità di rispondere in maniera sempre più appropriata alle numerose richieste assistenziali del territorio. Con notevole sacrifici di tutte le figure professionali , si è distinto per aver saputo erogare servizi di eccellenza. Abbiamo assistito ad un incremento nei servizi e nelle prestazioni che hanno distinto il “Madonna delle Grazie” nel panorama sanitario regionale e meridionale. Inoltre ha inciso maggiormente nella riduzione del fenomeno migratorio e sull’incremento dell’indice di attrazione da altre regioni.
Personalmente ho potuto constatare, nell’ ambito lavorativo in cui opero da decenni, la crescita esponenziale della efficienza ,della efficacia, dell’alta specialità delle prestazioni erogate impensabili sino a 15 anni fa.
Nel 2002 veniva avviato il nuovo ospedale costruito in tempi record, nel pieno rispetto delle risorse finanziarie disponibili. L’acquisizione di nuove tecnologie e di elevati profili di professionalità sanitarie hanno reso di sicuro il “Madonna delle Grazie” un’ospedale d’avanguardia , ponendolo come secondo polo ospedaliero della regione. Tuttavia Il finanziamento alla nostra azienda non ha tenuto conto della complessità strutturale e dei livelli raggiunti , essendo rapportato al numero di abitanti, e ciò ha condotto ad una notevolmente penalizzazione nelle risorse economiche disponibili.
La necessità di conservare gli alti livelli raggiunti nel profilo delle professionalità sanitarie, nei servizi assistenziali,e nel numero delle prestazioni fornite, non è stata corrisposta da una adeguata copertura finanziaria. Ciò spiega il gap economico della nostra Azienda.
La situazione di bilancio e il sostanziale blocco del turnover del personale hanno determinato il ridimensionamento o l’interruzione di alcuni servizi di primaria importanza in passato fruibili presso questo ospedale. Tutto ciò impostato da una politica dei tagli di servizi ai cittadini voluta dal governo Berlusconi e dal ministro Tremonti. Così attualmente molte unità operative svolgono il servizio in precarie condizioni. Questo compromette seriamente la conservazione degli ottimi risultati raggiunti e l’erogazione di una sanità di qualità per i nostri cittadini.
La Azienda Sanitaria Matera appare la struttura maggiormente penalizzata dai tagli ed è quella che sta ricevendo meno risorse in termini percentuali. L’organizzazione sanitaria, come altri settori, deve necessariamente rispondere a criteri generali e ad una visione unitaria a livello regionale, tenendo al centro delle strategie il cittadino con le sue esigenze e i suoi bisogni.
Bisogna continuare a partecipare responsabilmente a tale progetto non sottraendosi allo sforzo necessario per tenere in equilibrio i conti senza rinunciare però alle prestazioni.
Ma il governo regionale deve fare la sua parte utilizzando tutti i mezzi a disposizione per una maggiore razionalizzazione. La Asm ha già operato in passato una attenta ottimizzazione delle risorse a disposizione tanto per le strutture ospedaliere quanto sui servizi territoriali, in linea alle direttive del piano sanitario regionale. A dimostrazione di ciò, l’ultima relazione del direttore generale della corte dei conti ha evidenziato che la attenta gestione delle risorse disponibili ha consentito alla ASM di essere l’unica azienda regionale a rientrare nei parametri economici imposti per l’ottimizzazione dei costi nella pubblica amministrazione.
E’ tuttavia assolutamente necessario che la ASM continui ad essere un polo di sicuro riferimento per i suoi cittadini e per contrastare un preoccupante fenomeno migratorio verso altre regioni, e per questo:
1. E’ necessario che innanzitutto si mantengano gli indici di sicurezza ed il tenore assistenziale raggiunti negli anni con notevoli sacrifici di tutti gli operatori coinvolti.
2. E’ necessario aggiornare le tecnologie in dotazione per adeguarle al rapido progresso della ricerca medica nei settori della prevenzione, della diagnostica ,della terapia e della riabilitazione.
3. E’ necessario che si provveda ad una adeguata dotazione organica che consenta di conservare la qualità e l’efficienza nei servizi.
Secondo l’art. 32 della costituzione italiana “La tutela della salute è un diritto fondamentale dell’individuo nell’interesse della collettività”. Le nostre istituzioni devono necessariamente concertare le risorse disponibili per la ASM attraverso l’ottimizzazione della spesa , per dare risposte adeguate alle aspettative dei cittadini e per tutelarne quel diritto essenziale alla salute. La distribuzione regionale delle risorse deve poter avvenire escludendo logiche campanilistiche e privilegiando il principio della complementarietà che in ambito sanitario offre garanzie di assistenza completa e di qualità. Solo così offriremo ai cittadini un panorama sanitario regionale concreto ed efficiente che sa affermarsi in un momento di notevole difficoltà economiche e finanziarie”.
Carmine Alba, Consigliere comunale PD
Giovanni Angelino (UDC) su emergenza personale all’ospedale di Matera
Da Consigliere comunale della città di Matera mi coglie l’obbligo di denunciare e dare voce ai tanti cittadini che recandosi all’Ospedale “Madonna delle Grazie di Matera”, rilevano una serie di problemi di diversa natura che vanno solo ed esclusivamente a discapito dell’interesse dell’intera comunità materana. Primo fra tutti la carenza atavica del personale. Non è possibile che la pianta organica ospedaliera è ancora priva di sette primari di settore, la cosa ovviamente si ripercuote negativamente sul servizio e sull’assistenza agli ammalati. Che fine ha fatto la divisione di Reumatologia affidata prima con grande entusiasmo ad un luminare della materia e poi affossata inesorabilmente? Per non dimenticare la struttura per gli interventi di coronarografia. Altra nota dolente è l’esiguità del personale infermieristico, costretto ad affrontare turni con un notevole carico di lavoro. Non mi prolungo più di tanto, altrimenti si potrebbe scrivere un’enciclopedia per i tanti disservizi. È qui che la Regione Basilicata e nello specifico l’Assessore al ramo, Dott. Martorano, deve rispondere: quale futuro per la sanità materana? Quanto da me denunciato, fa presagire che forse le scelte attuate dalla Giunta Regionale, sono quelle di dare alla sanità materana un ruolo di una semplice stazione di periferia a scartamento ridotto. I cittadini materani non meritano queste decisioni governative, ma di essere rispettati come cittadini di primo livello. Basta con le solite litanie poiché abbiamo una finanza anemica, il Governo lucano sappia svolgere il proprio ruolo da buon padre di famiglia, evitando i tanti sprechi inutili investendo nella salvaguardia della salute umana.
Giovanni Angelino, Consigliere comunale UDC
Angelo Raffaele Cotugno: “Ospedale Madonna delle Grazie: non c’è più tempo da perdere”
Una societa’ civile degna di questo nome i cardini essenziali su cui deve fondare le proprie radici sono tre: sanità, lavoro e istruzione.
All’Art. 32 della Costituzione Italiana e’ scritto: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettivita’, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Non ho mai pensato che si possa parlare di sanita’ alla stessa stregua di una industria che produce bulloni o qualsivoglia altro oggetto.
Ho sempre pensato invece che la tutela della salute sia imprescindibile da qualita’ e sicurezza per i pazienti e per gli operatori stessi.
L’occasione per parlare di sanita’ mi e’ data dall’ordine del giorno che verra’ discusso martedi’ 8 maggio alle ore 16 nel consiglio comunale della citta’ di Matera.
L’ Ospedale della citta’ di Matera ricordo essere un D.E.A. di primo livello deputato a gestire in maniera eccellente l’emergenza-urgenza e di essere il secondo polo ospedaliero della nostra Regione.
Lo stesso ha raggiunto livelli di eccellenza, con risultati (unica azienda in basilicata) di produzione in crescita.
Risultati questi raggiunti nella gestione Maroscia-Gaudiano.
Questo e’ stato possibile grazie allo spirito di sacrificio, appartenenza e abnegazione di tutto il personale.
Attualmente si stanno evidenziando sempre piu’ gravissime difficolta’.
Penso alla ormai cronica carenza di personale, (Medico, Infermieristico, Tecnico ed O.S.S.), penso alla vetusta’ e in alcuni casi alla assenza di tecnologia al passo con i tempi per cui pur in presenza di eccellenti professionalita’, le stesse sono mortificate dalla impossibilita’ di mettere in campo a favore di chi soffre quanto nelle loro capacita’.
La carenza di personale ha portato al ridimensionamento drastico di alcuni reparti ed alcune attivita’, da segnalare in particolare l’attivita’ di emodinamica e sala operatoria, inoltre ci sono stati reparti che hanno subito un azzeramento dei posti letto (Gastroenterologia, Oculistica, Chirurgia vascolare), ci sono strutture complesse senza primario (Pneumologia, Cardiologia, Oculistica, Endoscopia).
Appare evidente in questa situazione che quanto prima la governance sanitaria lucana (Presidente della Regione e Assessore alla Sanita’) si decida quanto prima a varare il Piano Sanitario Regionale e a mettere ordine nella gestione di ben 17 ospedali presenti nella regione, ed essere fortemente incisivo sulle politiche territoriali in materia di prevenzione e gestione delle patologie croniche che risultano essere al primo posto in tutto il territorio nazionale in virtu’ dell’alto indice dell’invecchiamento della popolazione.
Diventa fondamentale allora recuperare e riallocare risorse economiche ed umane verso quelle strutture che hanno caratteristiche di primaria importanza, definendo programmi ed attivita’.
E’ obbligatorio “mettere mano” a quella razionalizzazione che non puo’ solo essere tagliare posti di lavoro a chi garantisce sicurezza sui luoghi di lavoro (vedi vigilanza) a tal proposito mi preme dire che in posti come il Pronto Soccorso o il SERT la vigilanza e’ garanzia di sicurezza e tutela per gli operatori e per gli utenti.
Razionalizzare non vuol non rinnovare contratti a tempo determinato di infermieri, tecnici, o.s.s.
Razionalizzare non vuol dire che deve essere il cittadino a pagare cosi’ come accade oggi, dove i ticket sanitari non sono modulati sui redditi bensi’ sulle prestazioni.
Razionalizzare vuol dire distribuzione dei fondi in maniera adeguata, cioe’ per quota capitaria ed allora non si capisce perche’ ad alcune strutture che dovrebbero vivere di vita propria vengano allocate risorse piu’ del dovuto, vedi Ospedale S.Carlo (Azienda Autonoma) per il quale sono stati stanziati 58 milioni di euro e CROB di Rionero (istituto di ricerca e cura a carattere scientifico) al quale sono stati assegnati 13 milioni di euro.
Spero che il Presidente della Regione e l’Assessore alla sanita’, vogliano ascoltare il grido di rabbia e dolore che si eleva dalla citta’ di Matera.
Mi auguro che quanto prima si possa dotare l’ospedale “Madonna delle Grazie” di quelle risorse economiche, umane e tecnologiche atte a ricondurre l’ospedale a quei livelli di eccellenza, che hanno visto l’afflusso di pazienti da molte regioni e la riduzione di migrazione sanitaria verso lidi improbabili.
Il secondo polo ospedaliero della Regione Basilicata, la citta’ di Matera e la sua provincia chiedono con forza in rispetto dell’Art. 32 della Costituzione Italiana che l’ospedale “Madonna delle Grazie” torni ad essere quel polo di eccellenza sino a poco tempo fa invidiato da molte citta’ italiane.
Angelo Raffaele Cotugno, Consigliere comunale di Sinistra e Libertà
la vergogna è quella di fare una prenotazione adesso per una visita cardiologica e ti dicono che la prima data possibile è ottobre 2013…………………. questa è vergogna altro che eccellenza…………
NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE SI SOLLEVA TALE POLEMICA E I CONSIGLIERI COMUNALI IN QUESTIONE HANNO SCOPERTO L’ACQUA FRESCA…PURTROPPO LE SCELTE DIRIGENZIALI DELLA GESTIONE GAUDIANO STANNO PAGANDO DAZIO…DAI LIVELLI ALLA CIECA DATI A DIRIGENTI E SE STESSO E ALTRE SPESE FOLLI COME CONSULENZE E SPESE VARIE SI E’ TAGLIATO SUL PERSONALE ASSULUTAMENTE CARENTE A 360°…DA QUI EMERGE UNA FORTE EMIGRAZIONE DELLE UTENZE VERSO OSPEDALI VICINI DELLA PUGLIA CHE SONO ANNI LUCE AVANTI COME ORGANIZZAZIONE E PERSONALE MEDICO E ASSISTENZIALE….
IL “RE SOLE” POI HA DATO UNA MANO A TUTTO QUESTO PRIVILEGIANDO GLI OSPEDALI DEL POTENTINO E PENALIZZANDO I NOSTRI (STORIE VECCHIE DELL’ANTICA GRECIA A MOMENTi) E QUINDI DIROTTANDO GRAN PARTE DELLE RISORSE ALL’A.S.P….PURTROPPO NON E’ DAI TAGLI DEL PERSONALE CHE SI RISOLVE IL PROBLEMA DEFICITARIO DELLE CASSE DELL’ASM MA FACENDO UNA POLITICA DI MARKETING CHE PUNTI DECISAMENTE A MIGLIORARE L’ASPETTO QUALITATIVO E QUANTITATIVO DELLE RISORSE UMANE….SE NON SI METTE MANI E NON SI ESTIRPA QUESTO TUMORE DI ORIGINI POLITICHE LA STRUTTURA DELL’OSPEDALE MADONNA DELLE GRAZIE E’ DESTINATA AD ANDARE IN FUMO…
Vivo in prima persona l’emergenza dell’Ospedale di Matera. Io e tanti altri miei colleghi (infermieri) pur sapendo che a breve saremo DISOCCUPATI, cerchiamo di dare il massimo per venire incontro ai bisogni dei pazienti, ma vi assicuro che, oltre che deprimente, è davvero diffiile riuscire a lavorare in maniera adeguata in un ospedale dove la carenza di personale è all’ordine del giorno.
Martorano ha detto che i tagli al personale garantiranno la possibilità di dare servizi di qualità ai pazienti, ma intanto qui da noi si taglia mentre nella provincia di Potenza si elargiscono soldi “a go go” alle strutture sanitarie. CXi spiegasse il nostro “illuminato” assessore come si fa a mantenere uno standard qualitativo riducendo gli operatori del settore. Venisse a lavorare un giorno con noi e si rendesse conto in quale situazione versa il nostro ospedale. L’ultimo concorso per assumere personale infermieristico risale al 2007……
CHIEDIAMO AI NOSTRI POLITICI RISPOSTE SERIE, CONCRETE ED IMMEDIATE POICHE’ LA SITUAZIONE RISCHIA DAVVERO DI COLLASSARE. ABBIAMO DATO L’ANIMA A QUESTA AZIENDA, VORREMMO SOLO CONTINUARE A LAVORARE E A FARLO IN MANIERA DA POTER GARANTIRE AI NOSTRI CONCITTADINI LA NOSTRA PROFESSIONALITA’ E L’ASSISTENZA DI CUI ESSI HANNO BISOGNO.
Quando andremo alla conta dei voti ci divertiremo………………………………….ma la cosa che mi fa’ piu’ rabbia, sono i sindacati…….prendono solo in giro le persone, il tempo delle mele arrivera’ anche per loro…..una cosa solo voglio dire, che per 20 anni ho sempre votato a sinistra, ora e’ l’ ora di cambiare rotta in questa regione di merda……….e come me’ migliaia di persone la pensano cosi’………….tempo al tempo.
Caro Ultimo, adesso ti accorgi cosa sono i sindacati? Sono la VERA rovina di questa Italia, nati tanti anni fa come giusta e grande conquista del mondo del lavoro. Sapessi cosa hanno combinato nel mondo della scuola questi ultimi mesi, mercificando i nostri poveri bambini e prendendo in giro il personale scolastico. VERGOGNA