Si è tenuto nel primo pomeriggio un incontro tra la direzione di Stellantis, le Organizzazioni Sindacali e la RSA di stabilimento.
Nel suddetto incontro Stellantis ha evidenziato che, in relazione ad un consolidamento dei volumi produttivi che a partire da marzo saranno all’incirca 30.000 vetture/mese, emerge la necessità di ampliare lo schema di turnazione dal 28 febbraio, con il conseguente azzeramento degli ammortizzatori sociali in essere e pertanto ridurre a zero l’esubero giornaliero.
Stellantis ha dichiarato che tale necessità produttiva è ragionevolmente una condizione che potrebbe avere una continuità nei mesi a seguire e per far fronte a questo, già a partire dal 14 febbraio, ci sarà il rientro di tutte le persone in trasferta, in Italia ed in Europa, e la modifica parziale dell’ammortizzatore sociale in essere con la riduzione di circa 540 lavoratori, che ricoprono mansioni specialistiche e di coordinamento, già dal 7 febbraio.
Come delegazione della UILM abbiamo accolto positivamente tale comunicazione perché, dopo quasi tre anni e mezzo consecutivi di ammortizzatori sociali, si potrebbe arrivare finalmente alla chiusura degli stessi e ridurre a zero l’esubero giornaliero; tutto ciò pone ancora una volta Melfi al centro delle dinamiche produttive ed occupazionali del gruppo, ma nel frattempo abbiamo fatto rilevare con forza che, al fine di rendere veri ed esigibili i turni di lavoro, questi devono essere per forza di cose 20 turni veri e non accetteremo nessuna fermata produttiva a spese dei lavoratori al netto di quelle previste contrattualmente.
Inoltre bisogna avviare un confronto serio e vero per una mappatura totale dello stabilimento per rendere esigibile “chi siamo e come siamo”, perché oggi i continui spostamenti dei lavoratori dalle varie unità avvengono in modo poco chiaro e tanto confuso, senza rispetto delle regole, della salute e della sicurezza.
Inoltre bisogna verificare e stabilire in modo chiaro anche qui una giusta ed equa turnazione per i biturnisti e per la manutenzione.
Inoltre va avviato un confronto con la Regione Basilicata per rendere esigibile il trasporto pubblico.
A partire da domani il confronto entrerà nel merito con l’auspicio che in un momento di poche certezze nel mondo industriale a Melfi ancora una volta si possa ripartire in modo serio e coeso.