“La squadra che deve costruire il carro è come una grande orchestra. Se tutti sono accordati viene fuori una grande musica”. E’ questa la frase che amava ripetere il maestro cartapestaio materano Michelangelo Pentasuglia, al quale è dedicato il volume “Michelangelo Pentasuglia – Una vita tra colori e cartapesta”, presentato nel tardo pomeriggio dal giornalista materano Ottavio Gurrado nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi.
La data scelta per la presentazione del volume, non è stata casuale, visto che è arrivata a distanza di un mese dall’improvvisa dipartita del Maestro cartapestaio, tanto amato e stimato dai materani, per aver costruito, da solo ed insieme al padre ed agli zii, una cinquantina di Carri in onore di Maria SS. Della Bruna.
Il libro, realizzato attraverso un’intervista al maestro Michelangelo Pentasuglia, raccoglie ricordi, aneddoti, testimonianze, dall’età scolare e fino ai giorni nostri racconti professionali, familiari e privati, anche molto emozionanti.
Ricordi intimi si fanno largo tra le righe: gioie e dolori, soddisfazioni e delusioni (in particolare per la mancata istituzione di una scuola di cartapesta) passando direttamente dalla voce di Michelangelo alla penna di Ottavio Gurrado, a lui legato da una quarantennale amicizia.
Il volume è arricchito dagli scatti fotografici della nipote Annalisa Persia e dei fotografi Michele Morelli, Antonello Di Gennaro e Andrea Semplici.
All’incontro con l’autore, coordinato dal giornalista Pasquale Doria, hanno partecipato la figlia del compianto Maestro, Teresa, la moglie Carmela, Annalisa Persia, editing e nipote di Michelangelo, Leo Montemurro per CNA, in rappresentanza della categoria. E’ intervenuto Carlo Gaudiano.
Pentasuglia, scomparso il 4 gennaio scorso, è l’artigiano materano che vanta il record del maggior numero (8) di Carri trionfali realizzati consecutivamente in onore di Maria Santissima della Bruna, patrona della città dei Sassi, Michelangelo Pentasuglia, che avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 18 marzo, è stato il maestro cartapestaio di terza generazione nella città dei Sassi: ha cominciato a cimentarsi con l’arte della cartapesta dopo lo zio Raffaele, che ha iniziato a costruire i carri dal 1923 e il padre Francesco, che cominciò dal 1947. Pentasuglia ha realizzato in particolare tredici carri per la festa della Bruna, altri 5 per altri paesi della provincia, tra cui quello per Montescaglioso e ha realizzato il Carro trionfale per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Si è avvicinato alla cartapesta nel 1947 all’età di tredici anni per aiutare suo padre Francesco, che ha realizzato il maggior numero di Carri per la Madonna della Bruna, trenta. Sommando quindi i Carri realizzati insieme a lui, quelli per la Madonna delle Bruna, quelli per altri paesi della provincia di Matera e quello per i 150 anni dell’Unità d’Italia è arrivato a quota cinquanta manufatti.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione del libro “Michelangelo Pentasuglia – Una vita tra colori e cartapesta” di Ottavio Gurrado (foto www.SassiLive.it)