“La Società italiana di Chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche (Sicob) ha certificato l’ospedale di Villa d’Agri quale Centro di Eccellenza per il 2022”. Ne dà notizia il direttore generale dell’Aor San Carlo di Potenza Giuseppe Spera con un messaggio di “sentito ringraziamento ai tanti che hanno condiviso entusiasmo e gratificazioni, oltre che il peso della fatica e delle preoccupazioni. Dagli infermieri agli operatori socio-sanitari della Chirurgia generale e della sala operatoria, a tutti i medici coinvolti nel gruppo multidisciplinare che prende in carico ogni singolo paziente con patologie legate all’obesità, durante un lungo ed organizzato percorso, dalla degenza all’intervento chirurgico. Percorso ottimizzato e migliorato, al fine di ridurre gli accessi di ogni singolo paziente obeso in epoca pandemica, grazie alle azioni gestionali attuate dalla direzione sanitaria e dalla direzione medica di presidio. Il trattamento chirurgico laparoscopico delle forme di obesità grave -ha concluso il direttore generale Spera- è progressivamente cresciuto nel corso degli anni e rappresenta oggi una realtà ampiamente consolidata nella nostra regione”.
“La chirurgia metabolica e dell’obesità –ha affermato il dottor Nicola Perrotta, direttore della Chirurgia generale dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Villa d’Agri e coordinatore del Centro- si è dimostrata efficace nel determinare un importante e stabile calo ponderale in grado di migliorare o risolvere le più frequenti problematiche connesse all’obesità patologica (ipertensione arteriosa, diabete mellito, apnee ostruttive del sonno, patologie osteoarticolari). La Sicob ha riconosciuto al nostro Centro –ha proseguito Perrotta- il più elevato livello di organizzazione e di standard quali-quantitativo richiesto ai Centri dedicati al trattamento dell’obesità grave, standard mantenuto anche durante questo difficile ultimo periodo, con circa 150 pazienti obesi trattati attraverso differenti procedure laparoscopiche nel 2021 (70 per cento circa di provenienza extra-regionale) ed oltre 90 attualmente in lista d’attesa. Il 2021 è stato infatti l’anno della seconda, terza e quarta ondata pandemica, ma, per quel che ci riguarda, anche l’anno della ripartenza condivisa con la Direzione Strategica e quello in cui nessuna attività avviata è stata più interrotta. E’ stato l’anno –ha concluso lo stesso Perrotta- che ci ha consentito di innalzare sensibilmente il numero complessivo di procedure di Chirurgia generale eseguite in regime ordinario e in cui abbiamo registrato un maggior impegno chirurgico per incremento anche della complessità delle patologie trattate, sia di natura benigna che maligna, in elezione o in urgenza”.