“Già prima del question time della ministra Carfagna di ieri alla Camera ho presentato un’interrogazione per chiedere un chiarimento sulla vicenda dei fondi assegnati per i progetti PRIN dal ministero dell’Università e della ricerca. Pur essendo tali bandi completamente incardinati nel PNRR, infatti, e dunque ricadenti nell’obbligo di assegnazione al Sud del 40% delle risorse, è risultato che al Mezzogiorno andrà di fatto il 29%, pari a 218 milioni. Il MUR ha giustificato questa scelta dicendo che la quota del 40% è stata applicata solo alla parte dei finanziamenti legata al PNRR (545 milioni) e non all’intera somma, pari a 749 milioni di euro. Ho dunque chiesto al governo se non sia possibile rivedere il bando, dal momento che, al di là delle suddivisioni delle risorse, esso rientra a pieno titolo nel Piano di ripresa e resilienza, e dunque la clausola del 40% meriterebbe di essere applicata. In ogni caso, sono soddisfatto dalle rassicurazioni date in Aula della ministra Carfagna in merito alla predisposizione di un organismo di monitoraggio ex ante su tutti i bandi e i progetti, del quale farà parte anche il ministero per il Sud e la coesione territoriale, al fine di vigilare con maggiore rigore sull’effettiva applicazione della clausola del 40%, trasversale a tutte le sei missioni del PNRR, che ha tra i suoi obiettivi principali il riequilibrio dei divari territoriali”.
Lo ha dichiarato il senatore di Forza Italia Saverio De Bonis, che ha presentato una interrogazione sui fondi assegnati per i progetti Prin, sottoscritta dai colleghi Roberto Berardi, Fulvia Caligiuri, Andrea Cangini e Urania Papatheu.