Parte dalla Basilicata il nuovo progetto politico dei Popolari denominato “”PopolarIniziative”, che rappresenta una diramazione politica del Centro Studi Leone XIII. Di seguito la nota integrale inviata dal promotore Pasquale Tucciariello.
Il Manifesto di PopolarIniziative. Occupiamoci di politica. L’iniziativa politica e sociale di noi “PopolarIniziative” – movimento politico che si attua in ogni singola regione in autonomia – poggia su una tradizione in cammino, con papa Leone XIII e con don Sturzo, con De Gasperi e con tanti altri nomi illustri che hanno impegnato coscienza ed intelligenza a vantaggio dell’Italia prima e dell’Europa poi. E’ una tradizione in dinamismo con le sue grandi possibilità interne innovative per il suo straordinario impianto intellettuale e spirituale volto verso ciò che è più giusto fare, verso iniziative operose nei settori della giustizia – famiglia, comunità e Stato si reggono su bene, equità e giustizia, condizioni imprescindibili – per la formazione e la ricerca, il lavoro e l’impresa, le politiche giovanili e i settori della società democratica in pace e in armonia tra le parti. Pensiamo che il bene e il giusto vanno attuati in ogni iniziativa, e che per renderli possibili è essenziale il concorso di ogni cittadino e di ogni struttura associativa. Perciò chiamiamo tutti, noi stessi, alla responsabilità. Siamo un movimento politico leggero e dinamico, operoso, equidistante da destra e da sinistra, non un partito pesante statico asfissiante; abbiamo radici cristiane molto solide che ci spingono a fare bene il nostro lavoro in società e in politica; la nostra forma associativa ci tiene uniti non da ambizioni sfrenate ma da comuni tensioni ideali e civili. In questi ultimi decenni la società italiana non ha fatto progressi né in campo economico perché hanno deindustrializzato l’Italia attraverso il miraggio – e la miopia politica – delle delocalizzazioni, né in tema di occupazione giovanile in particolare, né in campo culturale e scientifico perché le nostre scuole e le nostre università non sono messe bene nelle classifiche europee e mondiali, né in campo sociale perché notiamo astio e litigiosità tra le componenti sociali (c’è molta tristezza in giro). Sono stati smantellati i partiti di riferimento anche ideali a vantaggio dei nuovi partiti e movimenti privi di filosofie di fondo. Ai partiti di riferimento si sono preferiti uomini di riferimento, non interessati al dialogo e alla comune costruzione della società, che hanno condotto l’Italia al punto in cui noi siamo: crescita demografica col segno meno, enorme debito pubblico che non ha generato grandi investimenti, formazione e ricerca generalmente carenti. Si spende non si investe, e si investe sulle persone (spesso sbagliate, per clientele) non sulle opere. Trent’anni fa l’Italia era tra le prime cinque potenze industriali nel mondo. I partiti attuali non sono stati in grado di sostituire la Dc, ed anche gli altri partiti, con nuove formazioni dinamiche e credibili tali da proseguire e sviluppare quelle intuizioni dei cattolici in politica capaci di garantire stabilità e talune certezze. E tutto questo è accaduto perché sono venute a mancare precise identità del singolo, del popolo e dei partiti che lo hanno guidato. E così è potuto accadere che i partiti, nel giro di qualche anno, sono passati da percentuali di voto molto alte a percentuali bassissime, c’è disaffezione per la pratica della politica, c’è disaffezione per il voto. Sono segnali di malessere, di insoddisfazione, di incertezza che regnano nel tessuto umano-sociale-politico. Vi sono bisogni e attese non soddisfatti. Noi, Popolari impegnati in Iniziative nelle regioni, sentiamo di poter interpretare attese e bisogni per offrire qualche certezza in più. Crediamo nelle idee dei padri della democrazia come governo del popolo, pensiamo che la politica si fonda sulla cultura, che i processi di modernizzazione vanno favoriti, che i punti di convergenza delle nostre idee risiedono nel Vangelo e nella Costituzione, che i giovani hanno diritto a soddisfare le proprie aspettative per una vita più giusta. Realizzare la giustizia in ogni iniziativa: è difficile, ma ci dobbiamo provare, per garantire qualche certezza in più, con una accelerazione in più, con tempi più certi nell’esecuzione delle opere. Pensiamo che il partito-identità si forma attraverso la coscienza che ogni persona è una identità irriducibile. La nostra identità di cristiani è certezza che accompagna, tutti, verso un sentire comune: l’Italia da incoraggiare, l’Europa da costruire, il Pianeta da curare. E operiamo per realizzare solide convergenze con gruppi e movimenti politici simili al nostro. Uniti.