Società Energetica Lucana, Filctem Cgil Potenza: “Sottoscritto accordo quadro su valorizzazione risorse umane, politiche occupazionali, diritti e organizzazione lavoro flessibile”. Di seguito la nota integrale.
“Con nostra nota del 28 settembre 2021, indirizzata alla Sel e al comitato di indirizzo e controllo delle società partecipate della Regione Basilicata, denunciammo le criticità esistenti, in tema di clima aziendale, della partecipata pubblica regionale Società Energetica Lucana S.p.A., opponendoci come Filctem CGIL ad alcuni atti deliberativi,preoccupati per le conseguenze che gli stessi avrebbero determinato tra i lavoratori”. È quanto afferma Francesco Iannielli, segretario generale della Filctem CGIL Potenza.
“Esprimemmo profonda preoccupazione – continua – per il rischio che talune scelte potessero compromettere, dal punto di vista dell’apporto, le brillanti capacità e le indiscusse capacità dei lavoratori della Sel, in una fase storica di straordinarie transizioni, per le ambizioni che l’azienda è chiamata a traguardare per l’intera comunità lucana in tema di sviluppo energetico e sostenibile.
Il dialogo tra azienda e sindacato e il senso di responsabilità di entrambe le parti – afferma Iannielli – hanno consentito la condivisione di un’intesa che valorizza le risorse umane, ne garantisce pari opportunità e non discriminazione attraverso l’equa distribuzione dei carichi di lavoro e delle responsabilità.
Inoltre, dal punto di vista occupazionale, nell’accordo le parti condividono l’esigenza di irrobustire l’attuale organico in linea con le esigenze del piano di attività e del ruolo strategico che la Sel riveste nell’ambito dei progetti previsti dal Pnrr (e non solo) in tema di transizione ecologico-energetica.
Ancora, sul piano dei diritti, l’intesa sottoscritta prevede la reciproca volontà di promuovere occupazione stabile e di qualità, tanto per i lavoratori già assunti alla data dell’accordo, quanto per coloro che saranno assunti in futuro. La società su richiesta del sindacato si impegna a proporre all’assemblea dei soci, nella prima assemblea utile disponibile, una delibera che contenga la previsione di applicare ai lavoratori le tutele previste dall’articolo 18 della legge 300 del 1970 ante Jobs act.
Infine – conclude Francesco Iannielli-, le parti si impegnano a sviluppare un confronto in tempi brevi finalizzato alla condivisione di un accordo per normare lo smart working post emergenziale, al fine di cogliere e coniugare finalità e obiettivi diversi, quali la riduzione del rischio contagio, l’aumento della produttività aziendale e il migliore bilanciamento delle esigenze vita-lavoro.