Protocollo d’intesa Regione Basilicata-CONAI per l’incremento della raccolta differenziata, Fit Cisl chiede di essere coinvolta. Di seguito la nota integrale del segretario regionale e coordinatore dei Servizi Ambientali della FIT-CISL di Basilicata, Francesco Capasso.
Ci dispiace costatare soltanto dai mezzi di informazione di un Protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Basilicata, per l’incremento della Raccolta differenziata
È bene precisare che l’aumento della raccolta, e il riciclo dei materiali da imballaggio è un obbiettivo che va raggiunto per il bene di tutti noi lucani, che dobbiamo come in altre Regioni, creare un economica circolare intorno ai rifiuti, con impianti di compostaggio e riciclo dei materiali nobili.
Ma un intesa cosi importante da influenzare i lavoratori impegnati alla raccolta nei 131 comuni, andava e và discussa con le parti sociali, che sono la parte attiva sul territorio, e ne conoscono le difficoltà, e probabili soluzioni attuabili.
Un esempio di fallimento parziale dei piani di esecuzione CONAI, è quello di Potenza, che vede una raccolta non funzionale, che è dovuta continuamente mutare, partendo dall’ordinanza del allora Sindaco De Luca, mai rispettata, e che ha messo in grave affanno i lavoratori, che hanno dovuto, con le loro forze sopperire alle falle di un progetto nato sbagliato, per non parlare delle Eco-Station, che non aiutano, ma sono solo un costo inutile per la Comunità.
Qualcuno si è chiesto come và organizzata la raccolta nel centro storico di Matera, o Maratea, dove i lavoratori sono costretti a dimenticare tutte le norme previste dai decreti in materia di salute, per poter pulire e rendere dignitosi i centri storici della Capitale Europea della Cultura 2019 e la perla del tirreno.
Serve un tavolo di concertazione, che valuti e metta in campo una soluzione allo sgretolamento del settore, che ad oggi conta 131 Servizi di raccolta rifiuti, uno per ogni Comune della nostra amata Basilicata, servizi svolti da aziende piccole e/o piccolissime, che con la loro disorganizzazione, mettono alla canna del gas i lavoratori di un settore fulcro e indispensabile, al quale va dato il giusto rispetto.
Infine – Conclude Capasso– la politica lucana deve vedere il Sindacato come un valore aggiunto, e non come un qualcosa di non indispensabile, e da debellare, anche perché il Sindacato è composto da lavoratori che giornalmente indossano la tuta da lavoro e svolgono fattivamente, quello che la Politica, dall’alto della propria seggiola decide.