Stellantis, Evangelista (Fim Cis): per colpa dei microchip viene indebolita la ripresa alla Fca di Melfi. Di seguito i particolari.
Continuano ad arrivare le brutte notizie dalla Fca Melfi, infatti ieri sera è stato comunicato alla RSA di Stabilimento, che il sito produttivo di Melfi sarà nuovamente chiuso a causa mancata fornitura componenti, derivanti da crisi semiconduttori che hanno fatto venire meno l’approvvigionamento delle centraline motore, quindi l’attività sarà sospesa su tutto lo stabilimento di Melfi a partire dalle ore 6 di venerdì 18 febbraio e fino alle ore 6 di lunedì 21 febbraio.
Per Evangelista questo confermano le perplessità già espresse dalla Fim nei giorni scorsi sul prosieguo lavorativo e organizzativo alla Fca di Melfi, la situazione della fornitura dei semiconduttori non è cambiata e continua a penalizzare il percorso lavorativo oltre alla perdita di salario dei lavoratori, nei giorni scorsi la direzione aveva già annullato altri turni di lavoro, questa situazione potrebbe continuare anche nelle prossime settimane.
Continua Evangelista, dopo il passaggio dai 15 ai 17 turni dei giorni e la volontà da parte aziendale di passare ad un’organizzazione articolata su 20 turni con 4 squadre, come Fim evidenziamo che in queste dinamiche i lavoratori sono i primi a subire e per questo visto quando sta succedendo sulle catene di fornitura collegati ai microchip ribadiamo che la prudenza per noi è d’obbligo anche perché non vorremmo fare come nel gioco dell’oca.
Il problema dei continui stop alla produzione a causa di semiconduttori o materiale alloro collegati sta penalizzando fortemente lo Stabilimento di Melfi e il suo Indotto, tutti aspettano una situazione certa, ma la mancanza dei semiconduttori condizionerà tutto l’anno l’attività lavorativa del sito industriale di Melfi.
Sottolinea Evangelista, lo Stabilimento di Melfi in questo contesto vive forti contraddizioni nell’organizzazione del lavoro, all’interno della fabbrica, nelle unità produttive si accavallano i problemi organizzativi che rendono l’ambiente lavorativo ostile.
Conclude Evangelista, in questa fase complicata lunga e piena di insidie dello stabilimento di Melfi, per arrivare al 2024 quando si inizieranno a produrre anche i nuovi 4 modelli assegnati a Melfi da Stellantis, ci vuole da parte aziendale la massima partecipazione e condivisione, valorizzando la vera materia prima, i lavoratori, che in questo momento non stanno vivendo la fabbrica ma la stanno subendo e questo non può portare bene a una azienda che guarda al futuro, per questo ci vuole un confronto vero sull’organizzazione del lavoro che tenga dentro le problematiche che i lavoratori e il sindacato rilevano quotidianamente.