Il Sindaco di Venosa, Marianna Iovanni, ha inviato una nota a seguito della proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori del Comune di Venosa. Di seguito la nota integrale.
Duole constatare come le organizzazioni sindacali, troppo impegnate nella fervente campagna elettorale, siano indotte ad amplificare toni e contenuti, annunciando solo mezze verità.
Ora, senza voler in alcun modo entrare nel merito delle prerogative sindacali, questa Amministrazione comunale non può esimersi dal fare alcune doverose precisazioni.
Delle innumerevoli e famigerate riorganizzazioni, che tanto danno avrebbero recato al benessere organizzativo dei dipendenti, ne risulta vera soltanto una, nell’anno 2019, adottata con deliberazione della Giunta n. 125 del 29/10/2019. Dopo questo provvedimento, si è reso necessario operare soltanto talune misure di rotazione straordinaria del personale, per ragioni indipendenti dalla volontà dell’Amministrazione, a causa delle note vicende giudiziarie che hanno interessato gli uffici comunali per fatti antecedenti all’insediamento dell’attuale compagine amministrativa.
Per non parlare della notizia di un’annunciata nuova «bomba», come è stata definita, in un precedente comunicato, incombente e attesa a giorni”. Intanto si dovrebbe spiegare chi parla di “bombe”, termine che non compare mai negli atti di questa Amministrazione e il cui utilizzo in un documento sindacale contribuisce, questo sì, a minare l’ambiente lavorativo e ad influire negativamente sul
benessere organizzativo.
In merito alla performance dell’annualità 2019, occorrono due precisazioni:
1. non è stata attribuita alcuna “indennità di risultato di 19.909 € alle posizioni organizzative”;
2. nel Fondo risorse decentrate dell’annualità 2019 (siglato qualche giorno prima rispetto al nostro insediamento), si è stabilito di destinare appena 989,32 (novecento ottantanove virgola trentadue) euro per l’erogazione della performance di tutto il personale non titolare di posizione organizzativa, ovvero neanche 20,00 euro per ciascun dipendente!
Infine, ma non per ultimo, è opportuno ricordare che le valutazioni delle posizioni organizzative e dei dipendenti tutti, non rientrano, purtroppo, tra le competenze dell’organo politico. Ciononostante, si sta procedendo, al fine di sbloccare ogni procedimento da parte degli Uffici preposti e si ribadisce che l’impegno di questa Amministrazione è stato quello di pervenire alla sottoscrizione di un contratto
decentrato annuale, e tale obiettivo – dopo ben due atti unilaterali (quello relativo all’annualità 2019 e quello relativo all’annualità 2020) – è stato finalmente conseguito con la sottoscrizione del contratto decentrato annuale 2021.
A fronte di tale risultato, che ha visto, come in tutte le trattative, momenti di confronto e anche di scontro, ma che è stato raggiunto con il buon senso e la collaborazione di entrambe le parti (delegazione di parte datoriale e delegazione di parte sindacale, inclusa la FP-CGIL), appare poco comprensibile, e non favorevole all’obiettivo di pervenire alla soluzione delle questioni ancora aperte,
l’atteggiamento delle organizzazioni sindacali che continuano a lambiccarsi sulla fase delle trattative, con considerazioni sulle attività svolte non già dall’Amministrazione comunale, ma da organi (quali il revisore dei conti) cui le norme di legge attribuiscono il compito di effettuare il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione.