La necessità di fare rete mettendo a sistema professioni, strutture ospedaliere, ambulatoriali e socio sanitarie presenti sul territorio, valorizzando il ruolo dell’infermiere per un’assistenza più vicina ai bisogni del cittadino. Sono alcuni dei temi al centro della tappa lucana del secondo Congresso nazionale della Federazione degli ordini delle professioni infermieristiche dal titolo “Ovunque per il bene di tutti. Infermieristica di prossimità per un sistema salute più giusto ed efficace”. Ospitato, ieri, nel castello federiciano di Melfi, l’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo della sanità, delle istituzioni e della politica lucana per un confronto sul futuro del settore e sulla nuova figura dell’infermiere di famiglia e di comunità, previsto con l’approvazione, in Consiglio regionale, della legge sulle “Disposizioni in materia sanitaria”.
“La Basilicata – ha proposto la presidente della Fnopi Barbara Mangiacavalli nel suo intervento- può diventare un ottimo laboratorio per creare la rete delle reti e mettere insieme le diverse professionalità e i servizi per intercettare e soddisfare i bisogni emergenti della collettività”.
“Questo Congresso itinerante – ha spiegato la presidente dell’Opi Potenza Serafina Robertucci- ha sposato l’idea di raggiungere le realtà locali dove gli infermieri lavorano nei diversi settori assistenziali. L’obiettivo che vogliamo raggiungere è contribuire allo sviluppo dell’infermieristica di prossimità realizzando quel modello di sanità nuovo caratterizzato da una rete capillare. Vogliamo essere protagonisti di questo percorso anche nella nostra regione dove sarà possibile una nuova forma di assistenza territoriale che intercetti i bisogni di salute emergenti. Ci auguriamo che questo possa essere l’inizio di un percorso per il rilancio della professione”.
La presidente della Fnopi, Barbara Mangiacavalli dopo aver sottolineato l’impegno dei professionisti della categoria durante la lotta al Covid 19, ha spiegato come la pandemia abbia messo in risalto punti di forza e di debolezza del sistema sanitario nazionale.
Debolezze, ha evidenziato, determinate dai pochi investimenti sullo sviluppo dell’assistenza territoriale.
“Noi -ha detto- abbiamo pagato questo scotto” ma il Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta “un’occasione unica che non possiamo permetterci di sprecare. La Basilicata è virtuosa. Se guardiamo anche gli indici pre Covid la Basilicata e i professionisti della Basilicata hanno un po’ meno di strada da fare rispetto ad altri in altre regioni. Il territorio è già ricco di strutture e servizi che bisogna mettere in rete così come i professionisti, colmando la carenza di personale che è rilevante. Bisogna accordare gli strumenti se si vuole suonare come orchestra”.
Nel corso dei lavori sono stati premiati simbolicamente alcuni progetti di buone pratiche infermieristiche sperimentate sul territorio lucano, a rappresentare i tanti servizi di eccellenza che quotidianamente gli infermieri lucani offrono ai propri utenti. Ad intervenire, tra gli altri, il sindaco di Melfi Giuseppe Maglione, il vice presidente del Consiglio Regionale della Basilicata Vincenzo Baldassarre in sostituzione del Presidente Amedeo Cicala che ha inviato un messaggio letto ai presenti, i consiglieri regionali Dina Sileo e Marcello Pittella, l’on. Vito De Filippo componente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati e il dirigente della Regione Basilicata Domenico Tripaldi che ha portato i saluti del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi. A concludere i lavori la presidente dell’Opi Matera Vita Spagnuolo.